Categoria: Attualità

Comunicato di “Aversa per la Palestina”

Riceviamo e pubblichiamo

“È di ieri la notizia di una grossa fuoriuscita di ammoniaca da uno stabilimento della FrigoCaserta, nella zona industriale di Gricignano di Aversa. Il bilancio drammatico è di un morto, un ragazzo 19enne di Napoli, e tre feriti.

Questo è solo l’ennesimo caso a cui assistiamo ormai quotidianamente sui nostri territori.
Gli stessi territori dove si muore di lavoro e di tumore, dove anni di sversamenti incontrollati di rifiuti ed incontrollate operazioni da parte delle imprese, hanno devastato i contesti cittadini delle periferie, già abbandonate completamente dal governo, tanto quello attuale quanto quelli precedenti.

Governi per i quali la “sicurezza” è solo quella che prevede l’istituzione di zone rosse e la priorità è di far approvare un disegno di legge liberticida come il ddl 1660; non si bada invece alla “Sicurezza” sui luoghi di lavoro, non ci si preoccupa della sanità, del diritto alla casa, del degrado ambientale o della necessità di un salario stabile in contrasto alla dilagante disoccupazione. Non è più ammissibile dover scegliere tra sicurezza e lavoro!”

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Ennesima rissa in pieno centro. Neanche il Natale ferma i soliti idioti che usano Aversa come un ring!

Neanche la Vigilia di Natale è riuscita a placare gli animi dei facinorosi che utilizzano la città di Aversa per sfogare i loro istinti bestiali. Nessuna ragione può essere invocata per giustificare questo continuo stillicidio di disgustosi episodi di violenza che, ormai da troppo tempo, funestano questa città. L’ultimo spiacevole episodio di una lunghissima serie è avvenuto ieri sera, Vigilia di Natale, quando in pieno centro è scoppiata una rissa che ha coinvolto decine di giovani e meno giovani.

Oltre a darsele di santa ragione con schiaffi e pugni, ad un certo punto è volato addirittura un tavolino. I “soliti idioti” hanno dato il peggio di sé davanti a decine di passanti, tra i quali famiglie con bambini, che, naturalmente, spaventati dall’accaduto, hanno preferito passare la serata in un altro luogo meno simile a una giungla.

Sui social, ovviamente, si è scatenato il putiferio. Nei video pubblicati su Facebook e Instagram si vedono chiaramente le persone coinvolte nel parapiglia; qualcuno ha avanzato l’ipotesi che tra i “rissosi lottatori” ci fosse più di un commerciante. A differenza di quello che normalmente si scrive in questi casi, non riponiamo nessuna fiducia sul fatto che chi è addetto all’ordine pubblico riesca a identificare e denunciare uno per uno gli scalmanati protagonisti dell’ennesimo incontro di boxe “collettivo”.

Neanche a farlo apposta, su “Nero su Bianco” cartaceo (in pubblicazione domenica prossima) e su questo stesso nesusubiancoaversa.com (poche ore fa), abbiamo stigmatizzato la carenza di misure di sicurezza adeguate a tenere sotto controllo le migliaia di residenti e visitatori che affolleranno le strade di Aversa in occasione delle festività di fine anno. leggi l’articolo intero

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Il 22 novembre l’inaugurazione del monumentale organo a canne dell’Abbazia di San Lorenzo

La Diocesi di Aversa – una Chiesa particolare che si è sempre distinta per la grande ansia culturale nella sua plurisecolare tradizione musicale – possiede un’inestimabile patrimonio di organi a canne, strumenti musicali storici e  moderni.

Nella festività  di S. Cecilia, patrona della musica,  venerdì 22 novembre 2024,  la comunità di S. Lorenzo Fuori le Mura di Aversa  presenta il risultato del restauro del grande Organo monumentale  della Basilica, memoria storica e liturgica  nell’antica Abbazia benedettina normanna,fondata  intorno al  1050.

La basilica laurenziana dopo le soppressioni del 1807 è andata in declino, poi chiusa per un secolo, riaperta al culto pubblico il 21 marzo 1995 del vescovo Lorenzo Chiarinelli con i grandi restauri della Soprintendenza, mentre altri  restauri sono stati fatti  grazie anche ai fondi dell’otto per mille della Chiesa Cattolica italiana.

Per il Parroco della Basilica di S. Lorenzo, mons. Ernesto Rascato, responsabile anche dell’Ufficio Beni Culturali della diocesi di Aversa, ideatore e curatore del restauro del grande Organo laurenziano, attento promotore della valorizzazione dell’ingente patrimonio artistico della città normanna e della regione:

“ Molte opere sono state compiute in un trentennio; dopo la riapertura al culto, l’abbazia di San Lorenzo è diventato polo liturgico e culturale, arricchita dal melodioso concerto delle campane,benedette nel 2015, non poteva mancare un grande Organo sinfonico adeguato al Tempio benedettino e all’altezza della plurisecolare tradizione musicale aversana. L’organo maggiore si aggiunge al piccolo organo Tronci del 1875, unico tesoro di scuola pistoiese in Campania, installato a s. Lorenzo nel Giubileo del 2000”. 

Una iniziativa coraggiosa, in un tempo difficile dove solo le grandi idee con opere di bellezza  offrono stimoli per la comunità, una grande opportunità per un rilancio religioso, culturale e sociale .

Il grande organo a canne,  fortemente voluto dal parroco  Don Ernesto Rascato, sostenuto dai fedeli e incoraggiato dall’Associazione  “Amici dell’Abbazia S. Lorenzo” fu realizzato inizialmente dalla ditta Balbiani Vegezzi-Bossi  nel 1931 per la Chiesa di Saint James in Firenze, fu gravemente danneggiato nell’alluvione del 1966, ripristinato e modificato dalla ditta F.lli Costamagna intorno agli anni ’70, successivamente lo strumento manutenziato dalla ditta La Frescobalda, poi abbandonato e silente per vari anni. Nel 2013 lo strumento musicale viene acquistato dalla Parrocchia di San Lorenzo Fuori Le Mura in Aversa (CE), e successivamente avviato il progetto di restauro alla Fabbrica Artigiana Organi Michelotto Francesco di Michelotto Daniele, di Albignasego (Padova), sapientemente realizzato ad opera d’arte,  ora viene restituito alla sua bellezza sonora ed artistica.

Si tratta di uno strumento musicale molto interessante per l’arte organaria  mondiale. Ha tre tastiere con pedaliera, a trasmissione elettronica e consta di 36 registri di canne reali, 11 registri prolungati ed 1 registro trasmesso; uno strumento con un complesso fonico di circa 3000 canne dalle distinte qualità foniche, utili per l’esecuzione di una vasta e svariata letteratura organistica e ad accompagnare,  in maniera più che degna,   tutte le funzioni liturgiche della comunità.

Il restauro del grande Organo dell’Abbazia di S. Lorenzo si inserisce nella tradizione musicale aversana, sulla scia degli illustri musicisti  aversani  – quali Niccolò Jommelli, Domenico Cimarosa, e Gaetano Andreozzi, Domenico Parmeggiani, Alfonso Ruta, Francesco Grammatico –  e degli insigni maestri organari del territorio – come i fratelli Cimmino di Giugliano ed  il famoso Donato del Piano diGrumo Nevano, costruttore del grandioso Organo di S. Niccolò all’Arena a Catania, il più grande a trasmissione meccanica realizzato.

L’organo a canne di S. Lorenzo è stato fatto costruire e restaurato solo “ad maiorem Dei gloriam”e per accompagnare la solenne liturgia del Popolo di Dio e per l’elevazione spirituale ed artistica dell’intera comunità ecclesiale.

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