Categoria: IL PUNTO

JAZZ CLUB “TRISTANO”: AD AVERSA IL PROGETTO “MIGRANTES” DI ANDREA MANZONI E MAURO SIGURA

Il Jazz Club Lennie Tristano presenta “Migrantes”, un “viaggio” musicale tra culture e confini previsto per Venerdì 28 febbraio presso l’Auditorium Bianca D’Aponte di Aversa, a partire dalle ore ore 21,00.

Migrantes è un progetto nato dall’incontro tra il pianista e compositore di musica elettronica Andrea Manzoni e il suonatore di oud (liuto arabo) Mauro Sigura.I due artisti intrecciano le loro radici e influenze musicali in un dialogo che abbraccia i suoni del Mediterraneo, il jazz europeo e le sonorità arabo-ottomane, creando un paesaggio sonoro che supera i confini geografici e culturali.

La performance si sviluppa come una narrazione musicale suddivisa in tre atti: il sogno, la speranza e il viaggio, evocando l’esperienza della migrazione sia fisica che interiore.Il sogno è rappresentato da melodie intime e delicate, che esprimono il desiderio di un futuro migliore e l’immaginazione di nuove possibilità.

La speranza prende vita attraverso ritmi pulsanti e armonie fluide, che trasmettono la forza necessaria per affrontare le sfide e superare le avversità.Il viaggio, infine, si traduce in suoni evocativi e dinamici che suggeriscono movimento, incontro e trasformazione.

Migrantes non è solo un concerto, ma una metafora del dialogo, dell’integrazione e dello scambio culturale.Il progetto è stato presentato in Cile, Perù, Tunisia, Marocco e Italia, e continuerà la sua tournée nel 2025, toccando Francia, Svizzera, Hong Kong, Argentina, Egitto e Guatemala.

Questi eventi internazionali evidenziano la rilevanza globale di Migrantes e la sua capacità di risuonare in contesti culturali diversi, trasmettendo un messaggio universale di inclusione e connessione.Migrantes combina sapientemente suoni tradizionali, come quelli dell’oud, con il linguaggio improvvisativo del jazz e elementi musicali contemporanei.

Questa fusione di tradizione e innovazione dimostra come le identità culturali siano dinamiche, evolvendosi attraverso lo scambio e l’interazione.La musica diventa un mezzo per esplorare temi di speranza, resilienza e convivenza, invitando il pubblico a vedere la diversità come una fonte di ricchezza e forza.

Perché Migrantes? Migrantes riflette l’idea che le arti possano costruire ponti tra le culture, superando barriere e pregiudizi. Attraverso l’interdisciplinarità, il progetto esplora il potere trasformativo della musica come linguaggio universale, capace di unire le persone e promuovere un dialogo autentico tra le differenze.

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Hikikomori: quando i giovani si isolano, un fenomeno che riguarda anche gli adolescenti aversani

Negli ultimi anni, anche nella città di Aversa, sta emergendo un fenomeno che merita attenzione: quello degli Hikikomori. Questo termine, di origine giapponese, descrive quei giovani, spesso adolescenti, che decidono di isolarsi completamente dalla vita sociale. Chiusi nelle loro stanze, interrompono quasi del tutto i contatti con il mondo esterno, inclusi amici e familiari.

Ma cosa spinge un ragazzo o una ragazza a scegliere l’isolamento? Le ragioni possono essere molteplici e complesse. In alcuni casi, ci sono forti pressioni scolastiche o familiari che rendono difficile affrontare le aspettative che il mondo esterno impone. A volte, dietro questa chiusura ci sono episodi di bullismo, che lasciano ferite profonde e portano a evitare qualsiasi situazione sociale. Non mancano, inoltre, le influenze negative della tecnologia: internet, videogiochi e social network, se usati come rifugio, possono diventare un’alternativa al mondo reale, più semplice e meno spaventosa.

Gli Hikikomori spesso trascorrono le giornate soli, chiusi nella propria stanza, attaccati al cellulare, navigando online o immergendosi nei videogiochi. Questo comportamento può iniziare gradualmente, con un rifiuto della scuola o una tendenza a evitare gli amici, fino a trasformarsi in un isolamento prolungato. In molti casi, i genitori si accorgono tardi della gravità del problema, scambiando i primi segnali per una semplice ribellione adolescenziale o un periodo passeggero.

Affrontare questa situazione richiede pazienza, comprensione e un intervento mirato. Forzare un Hikikomori a uscire o a riprendere le attività sociali può essere controproducente. È molto più utile creare un ambiente sicuro, dove il ragazzo o la ragazza si senta ascoltato e accolto senza giudizi. Spesso, il supporto psicologico è essenziale per accompagnare questi giovani in un percorso di graduale ritorno alla socialità.

Anche ad Aversa, il fenomeno si sta espandendo, ma fortunatamente esistono risorse per chiunque abbia bisogno di aiuto.

Gli adolescenti che si riconoscono in questa situazione, o i genitori preoccupati per il comportamento di un figlio, possono rivolgersi all’Unità Operativa di Salute Mentale del Distretto 17/19, diretta dal Dr. Emilio Filetti. La sede è in Viale Europa n. 6 ad Aversa, si può anche contattare il servizio al numero 081.502.09.87. Qui ci sono validi professionisti pronti a offrire supporto e ascolto a chiunque ne abbia bisogno..

Chiedere aiuto non è un segno di debolezza, ma il primo passo verso una soluzione. Bisogna aiutare i nostri giovani a ritrovare fiducia in sé stessi e nel mondo che li circonda.

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L’allarme carne contaminata a Gricignano d’Aversa è infondato. Ripetiamo: infondato!

L’incidente verificatosi presso lo stabilimento FrigoCaserta di Gricignano d’Aversa ha scatenato preoccupazioni nella popolazione, innescando la diffusione di assurdi falsi allarmi circa una presunta contaminazione della carne. Tuttavia, sia le autorità sanitarie che l’Arpa Campania hanno rassicurato: non esistono rischi per la salute pubblica.

Ecco una ricostruzione completa dei fatti per chiarire ogni dubbio.

L’episodio è avvenuto il 10 gennaio all’interno della FrigoCaserta, una struttura specializzata nella refrigerazione industriale. Durante la manutenzione di un serbatoio, si è verificata una fuga di ammoniaca che ha provocato una nube tossica. Purtroppo, l’incidente ha causato la morte di un giovane operaio, Patrizio Spasiano, di soli 19 anni. Secondo le ricostruzioni, Spasiano, insieme a tre colleghi, stava effettuando un intervento tecnico quando la sostanza si è improvvisamente dispersa nell’aria. Le operazioni di recupero del corpo, rallentate dall’elevata concentrazione di ammoniaca nell’ambiente, hanno richiesto diverse ore.

Le analisi condotte dall’Arpa Campania subito dopo l’evento hanno evidenziato che la dispersione della sostanza è rimasta confinata all’interno dell’area industriale. Le rilevazioni esterne hanno escluso livelli nocivi per persone o ambiente, confermando che non ci sono state conseguenze al di fuori del perimetro dello stabilimento.

Poche ore dopo l’incidente, un messaggio vocale diffuso tramite WhatsApp ha sollevato preoccupazioni tra i consumatori. Il messaggio, inviato da una fonte anonima, sosteneva che la carne conservata in depositi vicini all’area fosse stata contaminata dall’ammoniaca e successivamente distribuita in vari supermercati della zona.

Questo tipo di comunicazione, basata su informazioni non verificate e attribuite genericamente a “un amico”, segue uno schema già noto per creare allarmismo. Nonostante la mancanza di riscontri ufficiali, il messaggio ha generato confusione tra i cittadini, alimentando dubbi sulla sicurezza alimentare.

Le autorità competenti si sono affrettate a rassicurare la popolazione. L’Arpa Campania ha ribadito che l’incidente non ha comportato rischi per la salute pubblica. I rilevamenti effettuati nei giorni successivi non hanno registrato tracce di contaminazione esterna o valori preoccupanti di ammoniaca nell’aria o nei terreni circostanti.

Anche le catene di supermercati citate nel messaggio hanno negato ogni collegamento con l’episodio. Le società hanno chiarito che i propri prodotti non provengono da depositi situati nella zona di Gricignano. Nei comunicati ufficiali le aziende coinvolte hanno definito il messaggio completamente infondato e privo di qualsiasi evidenza. Tutti i marchi coinvolti hanno confermato la piena sicurezza dei loro prodotti.

Episodi come questo evidenziano i pericoli della disinformazione. I messaggi vocali o i post non verificati, diffusi tramite i social o applicazioni di messaggistica, possono avere un impatto significativo sulla percezione pubblica, causando panico ingiustificato e danni economici alle aziende coinvolte.

Invitiamo i cittadini aversani a non condividere informazioni non ufficiali e a fare riferimento esclusivamente a fonti affidabili, come comunicati istituzionali o dichiarazioni delle autorità sanitarie. È fondamentale mantenere un atteggiamento critico nei confronti di notizie non verificate, soprattutto in situazioni che riguardano la salute pubblica.

L’incidente alla FrigoCaserta, oltre a sollevare preoccupazioni sull’ambiente e la sicurezza alimentare, pone l’accento su un tema cruciale: le condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro. La tragica morte di Patrizio Spasiano ricorda l’importanza di adottare protocolli rigorosi per prevenire eventi simili.

Le indagini sull’accaduto sono tuttora in corso per accertare eventuali responsabilità e verificare il rispetto delle normative sulla sicurezza industriale. Nel frattempo, le istituzioni locali e regionali hanno ribadito l’impegno per garantire condizioni lavorative più sicure e un monitoraggio continuo delle strutture industriali.

Nonostante il clamore mediatico suscitato dall’incidente, i dati ufficiali confermano che non esistono rischi per la salute pubblica. Le rassicurazioni fornite dall’Arpa Campania e dalle aziende coinvolte dimostrano che l’allarme sulla carne contaminata è privo di fondamento.

Questo episodio sottolinea l’importanza di una comunicazione trasparente e tempestiva, sia da parte delle autorità che dei media, per contrastare la diffusione di notizie false e garantire un’informazione corretta ai cittadini. Solo attraverso un’attenzione costante alla sicurezza e una gestione responsabile delle informazioni si possono prevenire sia tragedie umane sia allarmismi ingiustificati, e noi sul tema della corretta informazione ci siamo sempre battuti e sempre continueremo a farlo.

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Dopo 21 anni don Peppe Diana ottiene giustizia

Anche se con un ritardo mostruoso la Giustizia arriva anche per don Peppe Diana: condannata la casa editrice dei quotidiani che pubblicarono articoli diffamatori

A distanza di oltre vent’anni, il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha emesso una sentenza storica, condannando la Libra Editrice, responsabile delle pubblicazioni dei quotidiani Cronache di Caserta e Cronache di Napoli, per diffamazione nei confronti di don Peppe Diana, il sacerdote ucciso il 19 marzo 1994 nella sua parrocchia di Casal di Principe. La famiglia del prete anticamorra riceverà un risarcimento di 100 mila euro per un articolo diffamatorio pubblicato il 28 marzo 2003 dall’allora Corriere di Caserta. Nel testo, don Diana era stato accusato di essere “vicino alla camorra” e addirittura custode delle armi del clan dei Casalesi, accuse smentite dagli inquirenti.

Dopo la pubblicazione dell’articolo, i familiari del sacerdote, in particolare i genitori Iolanda Di Tella e Gennaro Diana (entrambi oggi deceduti) e i fratelli Emilio e Marisa, ne avevano immediatamente denunciato il contenuto. Tuttavia, il verdetto è arrivato solo ventuno anni dopo, mettendo in evidenza quanto la giustizia sia stata lenta nel riconoscere e condannare l’infamante tentativo di calunniare la memoria del sacerdote assassinato.
continua

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Per gli aversani il 2024 è un anno da dimenticare

A fine anno facciamo un riepilogo (sicuramente incompleto) delle principali problematiche che hanno afflitto (e ancora affliggono) gli aversani. La crisi di Aversa nel 2024 si è ulteriormente acuita. La città è alle prese con un’impressionante serie di problemi amministrativi, sociali, ambientali, sanitari…

Questa molteplicità di difficoltà sta mettendo a dura prova la gestione amministrativa, la salute dei cittadini e la qualità della vita in generale. Dall’analisi degli articoli di Nero su Bianco pubblicati nel 2024 emerge un quadro preoccupante di inefficienza, continui conflitti e mancanza di trasparenza nella gestione della cosa pubblica.

Dalla gestione Golia a quella Matacena sembra davvero che poco o nulla sia cambiato. La gestione amministrativa della città continua a essere caratterizzata dalla poca coesione delle maggioranze. Continuano a verificarsi errori amministrativi che rischiano di far perdere finanziamenti importanti.

La gestione personalistica e irregolare della cosa pubblica da parte di qualche politico nel 2024 si è evidenziata in tutta la sua criticità. Questi problemi hanno più volte creato un clima di tensione all’interno del consiglio comunale. Inoltre, la città è afflitta da problemi ambientali gravi, come l’inquinamento dell’aria, la sporcizia nelle strade e la presenza di discariche abusive sul territorio. Continuiamo a essere la “Terra dei Fuochi”, una delle aree più inquinate d’Italia. (leggi l’intero articolo)

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