L’idea di dare vita a NerosuBianco nasce nel mese di settembre del 1998. Nella città normanna si è appena costituito il “Comitato per Aversa Provincia” per merito del generale Domenico Cagnazzo e dell’ingegnere Raffaele Maisto. Il Comitato inizia subito le sue battaglie. Slitta di un mese il termine di scadenza del Concorso del Comune per assumere 17 nuovi Vigili. L’Associazione Musicisti Aversani ricorda Lucio Battisti nella Villa Comunale. Il vescovo Mario Milano durante il suo primo Convegno Pastorale Diocesano si rammarica di una sala semivuota e se la prende con laici e sacerdoti. Aversa, che ha sempre avuto una grande tradizione di stampa locale, sta portando avanti, ma si tratterà, purtroppo, degli ultimi numeri, due diverse esperienze editoriali, “In Città” e “La Gazzetta Aversana”, due fogli a distribuzione gratuita. Nicola De Chiara viene coinvolto, assieme a Geppino De Angelis e a Mario Francese, nell’avventura di Aversa Provincia, ricevendo la delega alla comunicazione e ai rapporti con la stampa. Nella sede storica del Comitato, in Piazza Municipio, si inizia a parlare di un nuovo giornale e NerosuBianco, con il contributo di imprenditori facenti parte del Comitato, nascerà da lì a poco. 
Alla vigilia delle elezioni amministrative, esce il numero zero con un titolo provocatorio: “Politica Aversana, dilettanti allo sbaraglio. Schifarsi un po’”. Il primo numero dedica ampio spazio alla politica e alla vita cittadina ma già ci sono pagine di sport e avvenimenti culturali. I primi collaboratori di NerosuBianco sono Franco Terracciano, che firma il pezzo d’apertura, Salvatore Pizzo, Mario Francese e Nicola De Chiara. Quest’ultimo, da fondatore del foglio, assume anche l’incarico di direttore responsabile. In poco tempo gli sponsor del giornale aumentano e con essi anche la tiratura e il numero dei fogli.

Nel numero dieci del marzo 1999 “NerosuBianco” raddoppia le pagine: da 8 a 16. Il primo aprile 1999 per la giovane testata normanna inizia una nuova e singolare avventura. In collaborazione con la “USO” di Napoli esce il primo foglio aversano bilingue, in inglese e in italiano, distribuito nell’Agro Aversano e nella comunità americana di Gricignano. Nicola De Chiara nell’editoriale di quel numero zero scrive: “NerosuBianco, dunque, apre un nuovo fronte, tentando un’avventura nuova ed originalissima. Un foglio di forte respiro culturale in italiano e in inglese che si pone due obiettivi precisi: favorire ancora di più l’integrazione tra le comunità NATO e americana con quella italiana e stimolare un proficuo e positivo incontro tra la comunità americana di Gricignano e il territorio aversano”. Le uscite di questa edizione speciale andranno dal primo aprile 1999 al diciassette settembre 1999.

NerosuBianco, oltre alle due edizioni mensili, dedica dal 2000 dei numeri speciali alla illustre storia di Aversa che escono dal 2000 al 2005, precisamente a Natale e a Pasqua di ogni anno. Le pagine di storia locale diventano per i lettori un appuntamento fisso e irrinunciabile grazie ai contributi soprattutto di Antonio Marino, che descrive personaggi tipici aversani e quadretti d’epoca che saranno, poi, raccolti nel volume edito in esclusiva da NerosuBianco “Tipi di Un Tempo che Fu”. La prima serie di NerosuBianco si conclude con il numero 139 che uscirà il venticinque dicembre del 2005: il formato tabloid a 24 pagine lascia il posto alla rivista interamente a colori. Il primo numero della nuova serie esce il dodici febbraio del 2006. In copertina un titolo bene augurante: “La Città dei Centenari. Aversa da Guinnes: quindici persone hanno superato il secolo di vita”. Inizia una nuova avventura che ci vede ancora fortunatamente protagonisti.