Categoria: Aversa

Aversa: il 1 febbraio giornata dedicata all’ambiente e alla raccolta differenziata

Sabato 1 febbraio, dalle 9:00 alle 13:00, piazza Municipio di Aversa (angolo via Roma) diventerà il cuore pulsante di un’iniziativa promossa dall’Assessorato all’Ambiente. L’obiettivo è sensibilizzare i cittadini sull’importanza della raccolta differenziata e offrire loro strumenti concreti per contribuire al miglioramento della gestione dei rifiuti.

L’evento si svolgerà sotto un gazebo informativo che rappresenterà un luogo d’incontro e confronto tra amministrazione e cittadini. Qui, il pubblico potrà ottenere informazioni utili sulla raccolta differenziata, chiarire eventuali dubbi e segnalare problemi specifici che riguardano il sistema di smaltimento dei rifiuti in città.

Una delle iniziative più interessanti previste è la distribuzione di taniche per la raccolta dell’olio vegetale esausto. Un gesto pratico che mira a incoraggiare comportamenti virtuosi. Ai cittadini che accumuleranno 10 litri di olio usato verrà offerto un incentivo: un litro di olio per friggere in omaggio. Questo sistema premiante rappresenta un modo concreto per incentivare il corretto smaltimento di un rifiuto altamente inquinante, spesso disperso in modo improprio nell’ambiente.

Presso il gazebo sarà possibile ritirare una shopper bag contenente i nuovi calendari per la raccolta differenziata e una guida aggiornata con tutte le indicazioni necessarie per separare correttamente i rifiuti. L’amministrazione comunale punta così a diffondere una maggiore consapevolezza sull’importanza del rispetto delle regole e dei tempi di conferimento.

L’iniziativa si inserisce in una più ampia campagna informativa che mira a coinvolgere attivamente la cittadinanza nella gestione dei rifiuti. Il messaggio chiave è chiaro: ogni individuo ha un ruolo cruciale nella salvaguardia dell’ambiente, e piccoli gesti quotidiani possono fare la differenza.

L’assessorato sottolinea inoltre come il successo della raccolta differenziata dipenda non solo da un sistema organizzato ed efficiente, ma anche dalla collaborazione dei cittadini. Il rispetto del calendario, una selezione accurata dei rifiuti e l’adozione di buone pratiche sono elementi essenziali per ridurre l’impatto ambientale e migliorare la qualità della vita urbana.

Lo slogan scelto per l’evento, “Da soli si va veloci, insieme si va lontano”, rappresenta perfettamente lo spirito dell’iniziativa: solo attraverso una collaborazione collettiva si possono raggiungere obiettivi significativi. Aversa, in questa giornata dedicata all’ambiente, vuole ribadire il suo impegno verso un futuro più sostenibile e invitare i suoi cittadini a fare la loro parte.

L’Assessorato all’Ambiente si impegna a seguire da vicino i progressi e a promuovere ulteriori attività che possano migliorare la gestione dei rifiuti e sensibilizzare la popolazione. I cittadini sono invitati a partecipare numerosi per dare il loro contributo e rendere Aversa un modello di sostenibilità urbana.

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Gli studenti dell’Istituto Mattei di Aversa protestano per i disagi nei servizi scolastici

Sciopero e protesta davanti all’Istituto Enrico Mattei: è questa la risposta degli studenti di Aversa alle difficoltà che stanno compromettendo il diritto a condizioni scolastiche dignitose. Oggi venerdì 24 gennaio, gli studenti si riuniranno per manifestare contro la gestione inadeguata dei servizi scolastici, con particolare attenzione alla questione dei distributori automatici e alla manutenzione degli impianti.

Negli ultimi giorni, i distributori automatici della scuola, sempre regolarmente funzionanti, non sono stati riforniti. A peggiorare la situazione, è arrivata la comunicazione che il servizio verrà definitivamente interrotto lunedì prossimo. Una decisione che, di competenza delle istituzioni provinciali, priva gli studenti di un supporto fondamentale per affrontare le lunghe giornate scolastiche.

Ma il malcontento degli studenti non si ferma qui: il recente guasto dei termosifoni, rimasto irrisolto per oltre un mese, ha costretto intere classi a frequentare in aule fredde durante l’inverno. Sebbene il problema sia stato risolto, il ritardo nell’intervento ha messo in evidenza una grave mancanza di attenzione alle esigenze della scuola e degli studenti.

La protesta, come specificato dagli organizzatori, non è rivolta al dirigente scolastico, bensì alle istituzioni provinciali, responsabili della gestione e della manutenzione delle strutture scolastiche. Gli studenti avanzano richieste chiare:

Il ripristino immediato del servizio di rifornimento dei distributori automatici e il blocco della loro rimozione;

Una gestione più tempestiva ed efficace delle problematiche scolastiche, per garantire condizioni di studio adeguate.

«Il diritto allo studio non si limita alla didattica – affermano i rappresentanti degli studenti – ma passa anche attraverso servizi adeguati e ambienti dignitosi». La comunità scolastica e cittadina è invitata a sostenere la protesta, per sensibilizzare le istituzioni e ottenere

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Hikikomori: quando i giovani si isolano, un fenomeno che riguarda anche gli adolescenti aversani

Negli ultimi anni, anche nella città di Aversa, sta emergendo un fenomeno che merita attenzione: quello degli Hikikomori. Questo termine, di origine giapponese, descrive quei giovani, spesso adolescenti, che decidono di isolarsi completamente dalla vita sociale. Chiusi nelle loro stanze, interrompono quasi del tutto i contatti con il mondo esterno, inclusi amici e familiari.

Ma cosa spinge un ragazzo o una ragazza a scegliere l’isolamento? Le ragioni possono essere molteplici e complesse. In alcuni casi, ci sono forti pressioni scolastiche o familiari che rendono difficile affrontare le aspettative che il mondo esterno impone. A volte, dietro questa chiusura ci sono episodi di bullismo, che lasciano ferite profonde e portano a evitare qualsiasi situazione sociale. Non mancano, inoltre, le influenze negative della tecnologia: internet, videogiochi e social network, se usati come rifugio, possono diventare un’alternativa al mondo reale, più semplice e meno spaventosa.

Gli Hikikomori spesso trascorrono le giornate soli, chiusi nella propria stanza, attaccati al cellulare, navigando online o immergendosi nei videogiochi. Questo comportamento può iniziare gradualmente, con un rifiuto della scuola o una tendenza a evitare gli amici, fino a trasformarsi in un isolamento prolungato. In molti casi, i genitori si accorgono tardi della gravità del problema, scambiando i primi segnali per una semplice ribellione adolescenziale o un periodo passeggero.

Affrontare questa situazione richiede pazienza, comprensione e un intervento mirato. Forzare un Hikikomori a uscire o a riprendere le attività sociali può essere controproducente. È molto più utile creare un ambiente sicuro, dove il ragazzo o la ragazza si senta ascoltato e accolto senza giudizi. Spesso, il supporto psicologico è essenziale per accompagnare questi giovani in un percorso di graduale ritorno alla socialità.

Anche ad Aversa, il fenomeno si sta espandendo, ma fortunatamente esistono risorse per chiunque abbia bisogno di aiuto.

Gli adolescenti che si riconoscono in questa situazione, o i genitori preoccupati per il comportamento di un figlio, possono rivolgersi all’Unità Operativa di Salute Mentale del Distretto 17/19, diretta dal Dr. Emilio Filetti. La sede è in Viale Europa n. 6 ad Aversa, si può anche contattare il servizio al numero 081.502.09.87. Qui ci sono validi professionisti pronti a offrire supporto e ascolto a chiunque ne abbia bisogno..

Chiedere aiuto non è un segno di debolezza, ma il primo passo verso una soluzione. Bisogna aiutare i nostri giovani a ritrovare fiducia in sé stessi e nel mondo che li circonda.

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Allarme PFAS: l’acqua potabile di Aversa presenta valori critici

Un’indagine di Greenpeace ha rivelato livelli critici di PFAS (sostanze perfluoroalchiliche) nell’acqua potabile di diverse città italiane, compresa Aversa.

Lo studio, intitolato “Acque senza veleni”, ha campionato 235 città tra settembre e ottobre 2024, evidenziando una situazione critica soprattutto nel sud Italia.

Ad Aversa, la concentrazione di PFAS ha raggiunto i 2,4 nanogrammi per litro, posizionandola tra i comuni più contaminati della provincia di Caserta. La situazione a Caserta è ancora più preoccupante: il valore di TFA (acido trifluoroacetico), sostanza impossibile da rimuovere con i tradizionali processi di potabilizzazione, ha toccato i 56,2 nanogrammi per litro, il livello più alto registrato in tutta la Campania. Questi dati, secondo Greenpeace, rappresentano una grave minaccia per la salute pubblica.

I PFAS, composti chimici estremamente persistenti e tossici, includono sostanze come il PFOA (acido perfluoroottanoico) e il PFOS (sulfonato di perfluoroottano), entrambi potenzialmente cancerogeni. La presenza di tali sostanze nell’acqua potabile solleva serie preoccupazioni riguardo agli effetti a lungo termine sulla salute della popolazione.

L’indagine di Greenpeace ha evidenziato la Campania come una delle regioni più colpite, con Napoli che registra i livelli più alti di PFAS (6,3 nanogrammi per litro), seguita da Montoro, Aversa e Giugliano. Caserta, con il suo elevato livello di TFA, rappresenta un caso emblematico di contaminazione diffusa che richiede interventi immediati e mirati.

Giuseppe Ungherese, responsabile della campagna Inquinamento di Greenpeace Italia, ha denunciato l’inazione del governo, definendo “inaccettabile” l’inerzia di fronte a questa emergenza sanitaria. Greenpeace chiede un divieto immediato della produzione e dell’uso dei PFAS, promuovendo l’adozione di alternative sicure già disponibili sul mercato. La petizione lanciata dall’organizzazione ambientalista ha raccolto oltre 136.000 firme, ma finora non ha portato a significative azioni legislative.

Mentre la petizione continua a raccogliere adesioni, Aversa dovrà far fronte alle possibili conseguenze di una contaminazione che potrebbe di avere effetti negativi sulla salute dei cittadini e sull’ambiente. La mancanza di risposte concrete da parte delle istituzioni alimenta preoccupazione e frustrazione tra i residenti. L’urgenza di interventi decisivi è ormai innegabile.

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Disservizi alla Stazione Ferroviaria di Aversa: lamentele e richieste di intervento da parte dei cittadini

Continuano a pervenire alla nostra redazione numerose segnalazioni da parte di cittadini che lamentano i disagi quotidiani vissuti presso la stazione ferroviaria di Aversa. Lamentele che riguardano sia la gestione dei servizi che le condizioni infrastrutturali, evidenziando una situazione che rischia di diventare insostenibile, soprattutto per le categorie più fragili.

Uno dei problemi più ricorrenti riguarda l’assenza di personale sulle banchine, sia in fase di arrivo che di partenza dei treni. Molti viaggiatori segnalano che l’unico operatore disponibile in stazione sembra essere l’addetto alla biglietteria, talvolta affiancato da agenti della Polizia Ferroviaria. La mancanza di personale dedicato all’assistenza crea difficoltà notevoli, soprattutto in caso di necessità immediate o emergenze.

Un altro nodo critico è rappresentato dall’ascensore del binario 1, che risulta fuori servizio da tempo. Chi prova a utilizzarlo viene avvisato, tramite messaggi vocali dagli altoparlanti, che l’impianto non è funzionante. Secondo quanto riferito da personale ferroviario, il guasto persiste per la mancanza di un componente specifico, che sarebbe in attesa di essere spedito dalla Germania.

Le conseguenze di questa situazione si riversano su anziani, disabili e genitori con carrozzine, per i quali muoversi all’interno della stazione è una sfida quotidiana. In alcuni casi, disabili su sedie a rotelle sono stati aiutati da dipendenti delle ferrovie che si sono resi disponibili, ma queste iniziative individuali non possono sostituire una soluzione strutturale.

La gestione dei treni ad alta velocità che fermano ad Aversa, in particolare sulla tratta Napoli-Venezia (con partenza alle 6:26), presenta ulteriori criticità. Non è raro che questi convogli vengano instradati sul binario 1, anziché sui consueti binari 2 e 3, creando confusione tra i passeggeri e complicazioni logistiche, soprattutto per chi necessita di assistenza.

Scene di caos si verificano frequentemente. Un esempio emblematico è quello di un recente episodio in cui il tabellone indicava il binario 2 per un treno in partenza, ma all’ultimo momento l’altoparlante ne annunciava l’arrivo al binario 1. Questa gestione approssimativa provoca non solo disagi ai viaggiatori ma contribuisce anche all’accumulo di ritardi.

Un’altra problematica riguarda l’assistenza ai disabili. Gli addetti spesso non dispongono delle informazioni necessarie sulla composizione delle carrozze in arrivo, rendendo difficoltoso individuare il punto esatto dove intervenire. Questi disservizi si traducono in ritardi e situazioni surreali che i cittadini descrivono come degne di un film comico.

Molti utenti hanno scelto di segnalare ufficialmente questi problemi tramite reclami, ma i tempi di risposta sembrano essere estremamente lunghi, con attese che si protraggono per mesi.

Aversa, che aspira a diventare Capitale della Cultura per il 2030, non può permettersi di tollerare disservizi di tale entità. Una stazione ferroviaria efficiente e accogliente è un biglietto da visita fondamentale per qualsiasi città che voglia presentarsi come moderna e inclusiva.

È necessario un intervento tempestivo e coordinato da parte delle autorità competenti per affrontare e risolvere queste criticità. Noi di Nero su Bianco continueremo a monitorare la situazione, dando voce ai cittadini e richiamando l’attenzione su un problema che non può più essere ignorato.

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