Categoria: Aversa

Un viaggio nella memoria: itinerari della Resistenza dall’Italia del Sud a quella del Nord

I morti sono tutti uguali. La morte è come una schiacciasassi che tutto riduce in polvere. Ma le ragioni per le quali si muore non sono sempre le stesse. C’è chi perde la vita per cause indipendenti dalla propria volontà e chi la perde in base a scelte precise e a rischi ben calcolati. Questo fecero i giovani che scelsero deliberatamente di abbracciare la causa della libertà diventando partigiani. Erano giovani uomini e giovani donne che nel pieno fiorire della loro vita non esitarono a mettere a rischio la loro esistenza per difendere un valore imprescindibile per ogni essere umano: la libertà!

Sono morti e giacciono sepolti nei campi, sulle montagne, in riva ai fiumi, nelle campagne assolate per una scelta precisa, ragionata, che vollero concretizzare a tutti i costi, anche al costo della vita: opporsi con tutti i mezzi alla barbarie del nazifascismo. E a me piace pensare che oltre al nostro benevolo e imperituro ricordo, grati per quanto ci hanno dato, anche la natura renda omaggio a queste giovani vite spezzate nel fulgore dei loro anni. Mi piace pensare che lì dove è sepolto un partigiano, i fiori sul quel terreno sacro, forse perché bagnato dal sangue di un eroe, nascano più rigogliosi, con i colori più accesi, con un profumo più intenso.

Così come mi piace immaginare che ci siano i prati che hanno un intenso colore verde smeraldo solo perché un giorno videro una giovane vita cadere su quella soffice erba, morto ammazzato dalle orde nazifasciste. Anche le foglie degli alberi sotto i quali sono sepolti i nostri ragazzi vorrei che con il loro stormire melodioso accompagnassero nel loro sonno eterno quei partigiani.

La memoria è un filo invisibile che lega il presente al passato, e percorrerlo significa onorare chi ha sacrificato la vita per difendere valori universali come la libertà. Durante la Seconda Guerra Mondiale, migliaia di giovani uomini e donne scelsero consapevolmente di opporsi alla barbarie del nazifascismo, combattendo per un ideale che andava oltre se stessi. Oggi, i luoghi che testimoniano la loro lotta sono custodi di una storia che non deve essere dimenticata. Visitare questi siti diventa un’esperienza profonda, capace di connetterci con le radici della nostra libertà. Partendo dal sud Italia fino a raggiungere il nord, ecco un itinerario che ci guida attraverso i luoghi simbolo della Resistenza.

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Il 28 aprile a S. Teresa il Rotary incontra il gen. Vadalà, commissario di governo per la Terra dei Fuochi

Ad oltre tre mesi dalla storica sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo sul caso “Terra dei Fuochi”, il Rotary Club Aversa Terra Normanna promuove un importante momento di analisi e confronto. Lunedì prossimo, 28 aprile, alle 18,30, ad Aversa, l’Auditorium della Chiesa di Santa Teresa del Bambino Gesù ospiterà una tavola rotonda che riunirà alcuni dei massimi esperti del settore.

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Clinica “Villa Fiorita”, nessun incendio, allarme immediatamente rientrato

Nessun incendio alla Clinica “Villa Fiorita” di Aversa. Questa mattina, 24 aprile 2025, intorno alle ore 8,00, nelle operazione di routine, in una sala operatoria una delle due sterilizzatrici ha avuto un piccolo corto circuito che ha provocato un massiccio fumo sulla linea elettrica, facendo scattare l’allarme antincendio. I Vigili del Fuoco, immediatamente intervenuti, hanno constatato quanto accaduto assieme ai tecnici della Clinica, eliminando il problema e facendo rientrare l’allarme.

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Terra dei Fuochi, l’intervento di Nicola Graziano su “L’Espresso” in edicola

“In Campania tempo scaduto”. E’ questo il titolo del servizio che ha firmato il magistrato Nicola Graziano sul settimanale “L’Espresso” che è in edicola. L’intervento di Nicola Graziano, nell’ambito di un più grande servizio scritto a più mani sulle “terre a rischio”, affronta in particolare la drammatica situazione della Terra dei Fuochi, analizzando le conseguenze della condanna a carico del nostro Paese della Cedu (Corte Europea dei Diritti dell’Uomo) che impone all’Italia due anni di tempo per rimediare ai guasti ambientali che hanno sfregiato i territori dell’antica Campania Felix e reso insalubre la vita di metà della popolazione che la abita.

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Matacena: “Perdiamo un grande Papa. Mi appello al buon senso dei fujenti in questo giorno di dolore”

“Con immenso dolore, apprendiamo dell’improvvisa scomparsa di Sua Santità Papa Francesco, guida spirituale e punto di riferimento per milioni di fedeli. In segno di rispetto e di profondo cordoglio, rivolgo un appello al buon senso a tutti i fedeli che in queste ore stanno manifestando nella città di Aversa in onore della Madonna dell’Arco. In questo momento di lutto, dobbiamo stringerci ancora di più nella preghiera, uniti nel ricordo e nella gratitudine per il Santo Padre, testimone di amore, dialogo e umiltà”. Sono queste le dichiarazioni che il Sindaco di Aversa, Francesco Matacena, fuori città, ha voluto rilasciare dopo aver appreso della improvvisa morte del Papa.

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