Incidente a Gricignano d’Aversa: clamorosi i risultati ufficiali dei rilievi sull’ammoniaca
L’incidente verificatosi ieri 10 gennaio presso lo stabilimento della Frigocaserta Srl, nella zona industriale di Gricignano d’Aversa, che ha portato alla fuoriuscita di ammoniaca, ha richiesto l’intervento tempestivo dei Vigili del fuoco e dei tecnici del dipartimento ARPAC di Caserta, impegnati nelle verifiche ambientali per accertare l’impatto sulla qualità dell’aria e garantire la sicurezza dei cittadini della vasta area interessata alla ricaduta della nuvola di fumo sprigionatasi.
Nel pomeriggio di ieri, i tecnici ARPAC hanno effettuato circa venti rilevazioni, sia all’interno che all’esterno dell’area aziendale, utilizzando un analizzatore multigas portatile. Lo strumento, progettato principalmente per garantire la sicurezza degli operatori, ha rilevato valori significativi solo in due punti:
Area esterna al capannone aziendale: Presso un punto è stata registrata una concentrazione di ammoniaca pari a 16 parti per milione.
Strada pubblica vicina: In una seconda misurazione, effettuata mezz’ora dopo, in una strada pubblica vicina è stato rilevato un valore pari a 4 parti per milione.
In tutti gli altri punti, i livelli di ammoniaca risultavano inferiori alla capacità di rilevazione dello strumento, indicando un impatto localizzato e limitato.
Oggi 11 gennaio, i tecnici sono tornati sul luogo per ripetere le rilevazioni. Questa volta, solo un punto, situato su una strada sul lato sud dell’impianto, ha mostrato una concentrazione residua di ammoniaca pari a 2 parti per milione. Negli altri punti monitorati, i livelli di ammoniaca erano al di sotto della soglia rilevabile.
L’ammoniaca, un composto chimico comunemente utilizzato in ambito industriale, è altamente solubile in acqua. Questa caratteristica può contribuire a ridurre la sua presenza nell’aria in caso di piogge, che ne facilitano l’abbattimento.
Tuttavia, la normativa italiana ed europea non prevede limiti specifici per la concentrazione di ammoniaca nell’aria ambiente. Esistono invece soglie relative all’esposizione professionale: il limite di esposizione su otto ore è fissato a 20 ppm, mentre il limite per esposizioni di breve durata (15 minuti) è di 50 ppm, come stabilito dal decreto legislativo 81/08.
Le misurazioni condotte dall’ARPAC, essendo di tipo puntuale e realizzate con strumenti portatili, forniscono informazioni preliminari e non sostituiscono sistemi di monitoraggio continuativo. L’obiettivo principale di queste analisi è supportare le autorità locali e gli organi sanitari nella gestione dell’emergenza, garantendo un’adeguata risposta.
Per motivi di sicurezza, non è stato possibile accedere al capannone dove si è verificato l’incidente. I Vigili del fuoco, infatti, hanno sottolineato i rischi legati all’ingresso nell’area interessata. La priorità rimane la tutela della salute dei lavoratori e della popolazione residente nelle vicinanze.
L’incidente alla Frigocaserta Srl ha messo in luce l’importanza di una pronta risposta e di un monitoraggio efficace in situazioni di emergenza ambientale. Sebbene le rilevazioni abbiano indicato un impatto circoscritto, resta fondamentale continuare a vigilare e adottare misure preventive per evitare futuri epi
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