La prima Contea Normanna d’Italia, la città prossima al Millennio, la candidata a Capitale Italiana della Cultura viene esclusa dalla Regione dalla selezione di progetti per la realizzazione di percorsi turistici e culturali. Aversa è risultata non ammessa insieme a soli altri tre Comuni (Pagani, Monte San Giacomo e Forio). Ottanta Comuni della Campania portano a casa risorse comunitarie per il rilancio della loro identità culturale ed Aversa rimane ancora una volta al palo, perché governata da autentici dilettanti allo sbaraglio! Passano anche i progetti di Apice, Roccadaspide e Cusano Mutri e non quello della città normanna!
Ma cos’è accaduto? Il progetto “Arte, moda, musica e cultura”, presentato da Aversa, in qualità di Comune capofila, in partenariato con Trentola Ducenta, Succivo, ma anche Carinola, San Marco Evangelista e Arienzo (?), è stato escluso dal finanziamento per non aver rispettato l’art. 5.1 ovvero l’istanza è stata presentata fuori termine, per non aver rispettato l’art. 3.3 partenariato inferiore a sei Comuni, perché a norma dell’art. 5.1.4 il protocollo d’intesa non è stato sottoscritto dal Comune di San Marco Evangelista. In altre parole, per errori formali la proposta di Aversa non è stata neanche ammessa alla valutazione di merito.
La domanda, con la relativa documentazione – il bando era chiaro – doveva essere presentata entro le ore 15,00 del 6 giugno 2025. E c’è anche da dire che la Regione, con un ulteriore decreto dirigenziale, aveva anche prorogato all’undici giugno il termine di presentazione delle istanze. Tutto questo non è bastato ad Aversa per presentare un progetto in tempo utile e con tutte le carte a posto!
Fortunatamente la Regione ha disposto, proprio a partire da oggi, la riapertura dei termini per la presentazione delle istanze per l’assegnazione delle restanti risorse pari a più di 400.000 euro. Aversa avrà tempo fino alle ore 15,00 dell’otto luglio 2025 per rimettersi in carreggiata, con la speranza che il primo cittadino, tra una cena e l’altra, trovi il tempo di sistemare la cosa: ora non potrà prendersela con nessuno visto che si è attribuita anche la delega ai Grandi Eventi, oltre a quella della Cultura che detiene dall’inizio del mandato. Capre, capre, capre… avrebbe gridato Vittorio Sgarbi.
di Nicola De Chiara
Nella foto: Il sindaco Matacena