Detto fatto. Nel tardo pomeriggio di ieri, Mariano D’Amore si è ufficialmente dimesso dall’incarico di Assessore al Bilancio del Comune di Aversa. Come aveva preannunciato nel comunicato di addio, il 30 giugno 2025 è stato l’ultimo giorno del suo impegno nell’Amministrazione Matacena. D’Amore, per assicurare la continuità amministrativa, aveva dato al Sindaco di Aversa la scadenza del 30 giugno per permettere la nomina del sostituto. Nomina che al momento in cui scriviamo non è ancora avvenuta. Diversi, a quanto pare, sono stati i contatti che Francesco Matacena ha avuto in questi giorni con commercialisti che fanno parte dell’Ordine di Napoli Nord, che presiede, e non solo, alla ricerca del sostituto di D’Amore, ma avrebbe incassato fino a questo momento solo dei “no, grazie!”.
Premesso che si preannunciava ardua la ricerca di un tecnico che sostituisse D’Amore, a copertura di una casella dell’esecutivo che ormai scotta, soprattutto dopo le dichiarazioni dello stesso Assessore ed il clima di “tutti contro tutti” che si respira nella maggioranza al governo cittadino, quello che rimane inspiegabile è questa ricerca affannosa di Matacena di un tecnico al Bilancio, vale a dire nella materia in cui proprio il Sindaco dovrebbe eccellere. Fino a prova contraria Matacena è il Presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Napoli Nord, dopo esserlo stato anche di quello di Caserta. Si dirà che la finanza pubblica richiede una conoscenza particolare. Certo, ma non dimentichiamo che per i suoi trascorsi di presidente e componente degli organismi di revisori dei conti nei Comuni (lo è stato anche ad Aversa) Matacena conosce bene la materia. Ed allora? Allora c’è qualcosa che non torna. Il Sindaco tiene per sé materie come il Verde Pubblico e la Cultura, campi minati per la sua specifica preparazione, e non assume ad interim la delega al Bilancio?
Altro punto interrogativo, destinato però a sciogliersi in giornata, riguarda l’altro fronte aperto con “Aversa Azzurra”, il gruppo-ribelle che mina ormai apertamente la tenuta numerica della maggioranza essendo cresciuto nelle ultime due settimane di ben due unità, passando da due a quattro Consiglieri comunali. In mattinata, infatti, Matacena dovrà incontrare il coordinatore Giampaolo Dello Vicario per sciogliere l’ennesimo nodo di questa sua tormentata sindacatura. A Dello Vicario dovrà spiegare con dati alla mano come si è arrivati all’ennesima nomina che puzza di bruciato, vale a dire quella di assistente al Dirigente per sbrigare la pratica della gara della mensa nell’ambito della Pubblica Istruzione. Ci hanno riferito che il fortunato vincitore riceverà un compenso che supera i 5000 euro. Noi non ci crediamo, perché sarebbe davvero scandaloso, così com’è scandaloso la necessità (e l’opportunità politica) di affidare un incarico del genere, che potrebbe essere benissimo svolto dall’ufficio competente. Ma ritorniamo al bandolo della matassa. Dello Vicario è stato chiaro con Matacena: o mi dimostri che la nomina è avvenuta senza alcuna ingerenza della politica o ti restituiamo anche la delega alla Pubblica Istruzione, perché di deleghe commissariate non ne abbiamo bisogno e non le vogliamo. Una nuova patata bollente per il Sindaco, che già non ha saputo dare spiegazioni convincenti sull’incarico ricevuto dall’avv. Fausto Ibello, notoriamente vicino al vice Sindaco, come assistente al Rup per l’istruttoria dei debiti fuori bilancio, motivo per il quale “Aversa Azzurra” ha preferito rinunciare alla delega al Contenzioso. Insomma, niente di nuovo sotto il cielo a tinte sempre più fosche di questa Amministrazione comunale.
di Nicola De Chiara
Nelle foto: Matacena e D’Amore