Il Segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, interverrà dal palco in occasione della tappa del ‘camper della rivolta’ organizzato dalla Cgil Caserta in vista del voto per i Referendum su Lavoro e cittadinanza dell’8 e 9 giugno. Appuntamento lunedì 5 maggio ad Aversa in piazza Municipio, alle ore 16.30. Maurizio Landini parlerà dei referendum su lavoro e cittadinanza dei prossimi 8 e 9 giugno, referendum di cui nessuno parla, né il servizio pubblico né la stampa, in violazione del diritto all’informazione e, di conseguenza, del diritto stesso al voto.

Il segretario generale Cgil si è rivolto con una lettera agli elettori per spiegare l’importanza di votare l’8-9 giugno cinque sì per il lavoro e la cittadinanza.
“Ho pensato di scrivervi questa lettera perché si avvicina un momento fondamentale per tutte le lavoratrici, per tutti i lavoratori ma, in realtà, per tutti noi. L’esperienza sindacale mi ha insegnato che la valorizzazione del lavoro non passa solo dal salario, ma anche dalla possibilità di realizzare una parte consistente della propria vita. Per molte persone, in Italia, il lavoro oggi non significa realizzazione, dignità, sicurezza. Per questo motivo domenica 8 e lunedì 9 giugno si vota per i referendum sul lavoro e la cittadinanza. Per cambiare in meglio il nostro Paese. Se andremo a votare e supereremo il quorum, il giorno dopo migliorerà la vita per milioni di persone. Potremo porre un freno ai licenziamenti illegittimi, accrescere le tutele per i lavoratori delle piccole imprese, ridurre la precarietà, garantire più sicurezza sul lavoro e maggiore integrazione con la cittadinanza italiana. Lo sappiamo bene, sempre più cittadine e cittadini hanno disertato le urne negli ultimi anni. Non possiamo rimanere indifferenti. Quando la maggioranza di chi non va a votare non è composta da chi sta meglio, ma da chi sta peggio, significa che c’è un problema profondo da affrontare. Affrontiamolo. La democrazia si difende praticandola. I referendum sul lavoro e la cittadinanza, per i quali nel 2024 sono state raccolte 5 milioni di firme, mettono al centro un’idea di libertà fondata sulla giustizia sociale e la solidarietà, anziché sul mercato e sul profitto. Andando a votare, possiamo modificare leggi ingiuste,che hanno peggiorato nel tempo le condizioni delle lavoratrici, dei lavoratori, delle persone. “Il voto è la nostra rivolta”, lo slogan che la Cgil ha adottato per la campagna referendaria, significa una cosa sola: il voto ci offre la possibilità di rivoltare il nostro Paese con lo strumento più democratico che esista. Col referendum non deleghiamo qualcun altro a rappresentarci: siamo noi a decidere personalmente per il nostro futuro. Un futuro in cui siano garantite anche le pensioni, la sanità e l’istruzione pubblica. Non disperdiamo questa possibilità. “E’ sempre la solita storia, tanto non cambia mai niente”, sentiamo dire spesso. La storia può cambiare, invece, con l’impegno di tutte e tutti. Costruiamo, insieme, un’altra storia”. Questa la lettera di Landini che anche ad Aversa vuole dare le ragioni per andare a votare.
Nelle foto: Maurizio Landini ed il manifesto dell’evento