“In Campania tempo scaduto”. E’ questo il titolo del servizio che ha firmato il magistrato Nicola Graziano sul settimanale “L’Espresso” che è in edicola. L’intervento di Nicola Graziano, nell’ambito di un più grande servizio scritto a più mani sulle “terre a rischio”, affronta in particolare la drammatica situazione della Terra dei Fuochi, analizzando le conseguenze della condanna a carico del nostro Paese della Cedu (Corte Europea dei Diritti dell’Uomo) che impone all’Italia due anni di tempo per rimediare ai guasti ambientali che hanno sfregiato i territori dell’antica Campania Felix e reso insalubre la vita di metà della popolazione che la abita. “In questa pattumiera d’Italia – scrive Nicola Graziano – forse nessuno può essere considerato esente da responsabilità perché evidentemente gli sforzi messi in campo non sono stati all’altezza di impedire quello che la Commissione parlamentare d’inchiesta ha definito un vero e proprio disastro ambientale, ritenendo il fenomeno, che ha portato anche a un grave inquinamento delle falde acquifere, di impatto storico “paragonabile solo alla diffusione della peste nel XVII secolo”.
Nella foto: il magistrato Nicola Graziano