Il Consiglio comunale normanno ha approvato oggi, 28 febbraio 2025, le aliquote 2025 di Tari, Imu ed addizionale comunale Irpef. Atto importante per portare in porto il Bilancio di Previsione 2025 perché la Giunta comunale lunedì scorso ha approvato la proposta di Bilancio di Previsione con queste modifiche tariffarie. Considerando i tempi tecnici per la convocazione e i giorni di messa a disposizione per i Consiglieri, tra il 24 ed il 28 marzo prossimi il Consiglio comunale di Aversa approverà il Bilancio di Previsione. Un bilancio di previsione approvato entro i primi 90 giorni dell’anno è cosa rara in queste contrade, abituate a ben altri tempi. Si tratta dunque di un provvedimento-record per la neo Amministrazione Matacena. Per renderci conto di cosa stiamo parlando, basti pensare che Alfonso Golia è andato a casa il 10 ottobre 2023 per la mancata approvazione del bilancio di previsione… sì, avete capito bene!
Un Consiglio comunale importante, quello che si è consumato oggi, anche per l’approvazione di due Regolamenti, quello relativo all’utilizzo delle strisce rosa e quello relativo all’occupazione suolo pubblico da parte dei pubblici esercizi. Anche questi atti importanti, considerando i tempi elefantiaci occorrenti ad Aversa per licenziare un regolamento. Ma anche questo passa in secondo piano a causa delle solite diatribe politiche che hanno il merito di oscurare quanto di buono viene fatto dall’Amministrazione comunale, dando fiato ad una minoranza che da troppo tempo ad Aversa sembra essere costruita ed eletta esclusivamente per mandare a casa la maggioranza uscita dalle urne.
Chiariamoci. La maggioranza ieri ci ha messo moltissimo di suo. Tre Consiglieri comunali non si presentano (Virgilio, Oliva e Palazzo), saltano i “conti” ed anche gli schemi, con alcuni Consiglieri di maggioranza che rispondono all’appello di Innocenti, mentre gli altri rimangono chiusi con visi paonazzi nella stanza della memoria, assieme ad un Sindaco incredulo. Per una questione, poi, che poteva essere risolta in tanti altri modi (la mancanza tra i punti all’ordine del giorno della convenzione con l’Università per la realizzazione del campus). L’opposizione naturalmente spara a zero e siccome è tarata unicamente per mandare a casa chi è stato eletto (come abbiamo detto) si ripresenta in aula oggi con spirito ancora più bellicoso di ieri. Il canovaccio è bello e pronto. E si ripete puntualmente.
Raffaele De Gaetano chiede l’inversione dell’ordine del giorno con una motivazione precisa. La maggioranza vuole dare agli uffici preposti più tempo per caricare sulla piattaforma telematica (operazione indispensabile per dare trasparenza agli atti) le delibere consiliari delle tariffe Tari ed Imu. E’ una corsa contro il tempo, trattandosi dell’ultimo giorno utile per la loro approvazione, per evitare la diffida del Prefetto. Ed anche – aggiungiamo noi – per evitare ulteriori aggravi all’ente, visto che ai dipendenti comunali dopo l’orario di ufficio bisogna pagare …gli straordinari! Ma le opposizioni non ci stanno. Vogliono a tutti i costi discutere prima le mozioni e le interrogazioni. Si appellano al regolamento. Ma il regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale all’art. 24 recita chiaramente: “L’ordine di trattazione degli argomenti può essere modificato, prima dell’inizio della trattazione dell’argomento, su proposta del Sindaco, del Presidente del Consiglio o di un Consigliere. Sulla proposta decide il Consiglio, che si esprime, seduta stante, a maggioranza dei consiglieri presenti”. Ed il Consiglio si esprime per l’inversione dell’ordine del giorno. Le opposizioni insorgono. Chiamano in causa la Segretaria Comunale che si dice d’accordo sostanzialmente con quanto asserito dalle opposizioni (ma il voto del Consiglio non è sovrano?). E’ la miccia che giustifica l’allontanamento della minoranza dall’aula.
In realtà, qual è il retropensiero delle opposizioni? Esse credono che la maggioranza non voglia discutere la mozione presentata da Privitera sull’Itl (la nuova società di gestione del servizio idrico in provincia) per l’evidente conflitto di interesse del Presidente del Consiglio, Giovanni Innocenti, che è anche dipendente della stessa società. Ma non è vero. E’ a dimostrarlo, sia ieri sia oggi, è stato uno scalpitante Pietro Giglio, tirato a lucido per l’occasione, pronto a sostituire Innocenti, durante la trattazione della mozione in qualità di Consigliere anziano. Se anche fosse stato vero, la minoranza abbandonando l’aula non ha fatto altro che il gioco della maggioranza. Quest’ultima, invece, dopo la defaillance di ieri, ritrova in aula unità, motivazioni e compattezza. Hanno avuto ragione ieri le opposizioni a marcare una giornata non esaltante per l’Amministrazione Matacena: hanno torto oggi. Non dovevano abbandonare l’aula, ma incalzare la maggioranza punto su punto, fino alla discussione delle agognate mozioni ed interrogazioni. La maggioranza è rimasta in aula fino alla fine discutendo la mozione presentata da Ivan Giglio riguardante la sicurezza dei pedoni in via Atellana. E si sarebbe discussa anche la mozione di Privitera e tutte le altre cose.
Matacena in chiusura di assise ha gettato acqua sul fuoco: “Da questo Consiglio emergono grande senso di responsabilità, unità e compattezza di questa coalizione. Chi pensava di poter speculare su piccoli screzi ha sbagliato”. Ma ha ribadito anche la verità di quanto accaduto: “Dopo l’approvazione delle aliquote – ha detto – come avete notato l’Assessore al ramo e la Dirigente si sono allontanati perché stanno lavorando negli uffici. Quest’anno non c’è stata un’ulteriore proroga per l’approvazione dell’atto più importante di un’Amministrazione comunale, il bilancio di previsione, e quindi abbiamo dato una forte accelerazione”. Una nuova amministrazione, specialmente se succede ad un’amministrazione commissariale, ha bisogno come del pane del bilancio preventivo. Ma è la città che ne ha bisogno, così come ha bisogno di una politica nuova che metta finalmente ed esclusivamente al centro l’interesse dei cittadini e nient’altro. Qui vult intelligere…
di Nicola De Chiara