Alumni, l’associazione degli ex alunni del liceo Cirillo, venerdì 28 febbraio, ore 20.00 al Teatro
Cimarosa, presenta “Matricola Zero Zero Uno” da una visione interiore di Agnese Laurenza.
L’attrice, regista, sceneggiatrice, ispira questa opera al libro omonimo del magistrato aversano, Nicola Graziano. Come molti ricorderanno, il giudice, con tutte le autorizzazioni del caso, un paio di lustri fa, si fece internare, insieme al fotoreporter Nicola Baldieri,in maniera anonima, per alcuni giorni all’interno dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario Filippo Saporito. Nella struttura detentiva nata nella seconda metà dell’Ottocento (1876), in circa un secolo e mezzo, sono transitati tantissimi “ospiti illustri” dalla Cianciulli, nota come la saponificatrice di Correggio, a Rina Fort, la donna che uccise la moglie e i figli dell’amante, fino ad Andrea Rea, il cosiddetto mostro di Posillipo e a Raffaele Cutolo. Storie di menti criminali, ma anche di solitudini e di persone che spesso abbandonate dalle famiglie, vivevano in quel luogo ben oltre la loro pena detentiva.
Ma l’OPG è stato meta anche di illustri criminologi, dall’aversano Filippo Saporito, sino in tempi più recenti ad Adolfo Ferraro che ne fu anche direttore e Francesco Bruno. Persino il Premio Nobel Dario Fo, per raccontarla, trascorse con la troupe della RAI, una intera giornata nel presidio. Graziano invece visse come i detenuti, raccontandola poi dall’interno. E dal suo libro Matricola Zero Zero Uno, sono stati tratti diversi lavori teatrali e persino un musical. In scena sulle tavole del massimo aversano Iole Schioppi, Caterina Giugno, Giuliana Auletta, JosephaPangia, Roberta Capuano, Marina Russo, Francesca Di Fuccia e appunto Agnese Laurenza.
“ Sono contento, anche se per me è stata una sorpresa – dichiara il giudice e scrittore Graziano- che il direttivo di Alumni abbia deciso di sostenere questo spettacolo. E spero in una risposta del pubblico, per uno spettacolo che sono sicuro non annoierà affatto gli spettatori.” Graziano, che fu anche il primo difensore civico della Città di Aversa, oltre che la sua carriera di magistrato, che attualmente svolge in quel di Roma, e nelle cui vesti di giudice ricordiamo fu anche artefice di benemeriti salvataggi, come Edenlandia e lo Zoo di Napoli che rischiavano di scomparire per sempre, da sempre si dedica alla passione dello scrivere con pubblicazioni molto apprezzate, ma rendendosi anche promotore di diverse iniziative nella città normanna, di solidarietà e promozione culturale, artistica e musicale.