Aversa – Sequestro per oltre 1,2 milioni di euro: tre imprenditori indagati per bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio.
Nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord, la Guardia di Finanza ha eseguito un’ordinanza di sequestro preventivo nei confronti di imprenditori locali attivi nel commercio di autoveicoli con la C.D.R. Autoricambi di San Marcellino.
Tre persone, P.D., 29 anni, A.D., 54 anni, e L.D., 27 anni, padre e figli, risultano responsabili di una bancarotta fraudolenta distrattiva, avendo sottratto risorse destinate al pagamento delle imposte.
Le indagini, condotte dal personale della polizia giudiziaria-aliquota Guardia di Finanza del gruppo di Aversa e coordinate dal capitano Luigi Acampora, hanno portato alla luce gravi indizi di reato a carico degli indagati.
Secondo quanto emerso, gli imprenditori avrebbero spogliato il patrimonio aziendale, sottraendo liquidità e l’intero complesso aziendale, sottoposto a vincolo di garanzia dei creditori, causando così la bancarotta fraudolenta.
Inoltre, è emerso che i tre hanno proceduto ad autoriciclaggio, reimmettendo nel circuito economico i proventi illeciti ottenuti. Per questo motivo, su disposizione della Procura, è stato disposto il sequestro preventivo della somma di 1,2 milioni di euro.
Contestualmente, è stata contestata la responsabilità amministrativa del reato ai sensi del decreto legislativo 231/2001, avendo beneficiato direttamente dell’autoriciclaggio compiuto dai suoi amministratori.
Sulla base delle risultanze investigative, la Procura ha disposto il sequestro preventivo dell’intero complesso aziendale e delle somme distratte, oltre a trasferimenti illeciti di denaro societario per un valore di 1,2 milioni di euro.
Contestualmente, è stato eseguito un sequestro preventivo funzionale alla confisca e per equivalente dell’ingiusto profitto derivante dalle operazioni illecite, per un importo di poco più di un milione di euro, corrispondente al valore dei beni sottratti ai creditori, in particolare all’Erario.
L’operazione si inserisce in un più ampio filone investigativo avviato dalla Procura di Napoli Nord per contrastare episodi di bancarotta fraudolenta nel territorio.
L’obiettivo è smascherare pratiche illecite attraverso le quali alcuni imprenditori drenano risorse aziendali per reimpiegarle in altre attività, sottraendosi però agli obblighi verso i creditori e lo Stato, e continuando nel proprio impegno, in stretta sinergia con la Guardia di Finanza, per contrastare le economie illecite che minacciano la leale concorrenza e il tessuto economico locale.
di Mariano Scuotri