L’ultimo report Mal’Aria di città 2025 di Legambiente, presentato oggi ad Acerra,
conferma una situazione critica per la qualità dell’aria in Campania. Tre città casertane –
Teverola, Aversa e Maddaloni – risultano tra le 8 peggiori della regione per numero di
sforamenti dei limiti di PM10.
A Teverola (centralina via San Lorenzo) si sono registrati 45 giorni di superamento,
Maddaloni (Scuola Settembrini) 44 e Aversa (Scuola Cirillo) 41, ben oltre il limite di 35 giorni
annui con concentrazioni medie giornaliere superiori a 50 µg/mc. Particolarmente allarmante
la situazione di Teverola, che nei primi 30 giorni del 2025 ha già superato i valori di legge 17
volte.
Acerra resta la città più inquinata, con 86 giorni di sforamento nella Zona Industriale e 54
alla Scuola Caporale, seguita da San Vitaliano (58 giorni), Napoli (Ospedale Pellegrini, 57
giorni) e Volla (49 giorni). New entry tra le città fuorilegge Pomigliano d’Arco (Area Asi), che
ha registrato 45 giorni di sforamento rispetto ai 31 dell’anno scorso.
Il report ha analizzato i dati del 2024, rilevando che l’85% delle città campane supera le
medie annuali di PM10 previste per il 2030. Anche per il PM2.5, tutte le 21 città monitorate
mostrano livelli oltre i futuri standard europei. Quanto al biossido di azoto (NO2), il 48% delle
città con dati disponibili supera già oggi gli obiettivi per il 2030.
“La riduzione dell’inquinamento atmosferico procede troppo lentamente”, denuncia
Francesca Ferro, direttrice di Legambiente Campania. “Molte città, soprattutto Napoli, Acerra
e San Vitaliano, restano soffocate dallo smog, con gravi conseguenze non solo ambientali,
ma anche per la salute pubblica e l’economia”.
Mariano Scuotri