Continuano a pervenire alla nostra redazione numerose segnalazioni da parte di cittadini che lamentano i disagi quotidiani vissuti presso la stazione ferroviaria di Aversa. Lamentele che riguardano sia la gestione dei servizi che le condizioni infrastrutturali, evidenziando una situazione che rischia di diventare insostenibile, soprattutto per le categorie più fragili.
Uno dei problemi più ricorrenti riguarda l’assenza di personale sulle banchine, sia in fase di arrivo che di partenza dei treni. Molti viaggiatori segnalano che l’unico operatore disponibile in stazione sembra essere l’addetto alla biglietteria, talvolta affiancato da agenti della Polizia Ferroviaria. La mancanza di personale dedicato all’assistenza crea difficoltà notevoli, soprattutto in caso di necessità immediate o emergenze.
Un altro nodo critico è rappresentato dall’ascensore del binario 1, che risulta fuori servizio da tempo. Chi prova a utilizzarlo viene avvisato, tramite messaggi vocali dagli altoparlanti, che l’impianto non è funzionante. Secondo quanto riferito da personale ferroviario, il guasto persiste per la mancanza di un componente specifico, che sarebbe in attesa di essere spedito dalla Germania.
Le conseguenze di questa situazione si riversano su anziani, disabili e genitori con carrozzine, per i quali muoversi all’interno della stazione è una sfida quotidiana. In alcuni casi, disabili su sedie a rotelle sono stati aiutati da dipendenti delle ferrovie che si sono resi disponibili, ma queste iniziative individuali non possono sostituire una soluzione strutturale.
La gestione dei treni ad alta velocità che fermano ad Aversa, in particolare sulla tratta Napoli-Venezia (con partenza alle 6:26), presenta ulteriori criticità. Non è raro che questi convogli vengano instradati sul binario 1, anziché sui consueti binari 2 e 3, creando confusione tra i passeggeri e complicazioni logistiche, soprattutto per chi necessita di assistenza.
Scene di caos si verificano frequentemente. Un esempio emblematico è quello di un recente episodio in cui il tabellone indicava il binario 2 per un treno in partenza, ma all’ultimo momento l’altoparlante ne annunciava l’arrivo al binario 1. Questa gestione approssimativa provoca non solo disagi ai viaggiatori ma contribuisce anche all’accumulo di ritardi.
Un’altra problematica riguarda l’assistenza ai disabili. Gli addetti spesso non dispongono delle informazioni necessarie sulla composizione delle carrozze in arrivo, rendendo difficoltoso individuare il punto esatto dove intervenire. Questi disservizi si traducono in ritardi e situazioni surreali che i cittadini descrivono come degne di un film comico.
Molti utenti hanno scelto di segnalare ufficialmente questi problemi tramite reclami, ma i tempi di risposta sembrano essere estremamente lunghi, con attese che si protraggono per mesi.
Aversa, che aspira a diventare Capitale della Cultura per il 2030, non può permettersi di tollerare disservizi di tale entità. Una stazione ferroviaria efficiente e accogliente è un biglietto da visita fondamentale per qualsiasi città che voglia presentarsi come moderna e inclusiva.
È necessario un intervento tempestivo e coordinato da parte delle autorità competenti per affrontare e risolvere queste criticità. Noi di Nero su Bianco continueremo a monitorare la situazione, dando voce ai cittadini e richiamando l’attenzione su un problema che non può più essere ignorato.
di Ugo Persice Pisanti