Pubblichiamo il post di ieri dell’ex Assessore all’Ambiente del Comune di Aversa, Luca De Rosa, che condividiamo in pieno.
Stamane la città è deserta. Le poche persone in giro indossano la mascherina. Sembra essere tornati nei momenti più drammatici della pandemia. Oggi si tratta invece dell’allarme diramato dalle autorità pubbliche, in particolare dal Sindaco, sul pericolo determinato dal grave incidente occorso nell’area industriale di Gricignano.
Infatti, l’incidente, oltre ad aver provocato la tragica morte di un lavoratore giovanissimo di soli 19 anni e il ferimento di altri tre operai, ha determinato una ingente immissione in atmosfera di ammoniaca, un gas ampiamente utilizzato nell’industria della refrigerazione industriale.
L’ammoniaca è prodotta naturalmente dall’oganismo umano ed è presente normalmente anche in atmosfera a basse concentrazioni e la sua tossicità, essendo una sostanza corrosiva, è essenzialmente confinata ai siti di contatto diretto, come pelle, vie respiratorie, occhi, etc. o quando l’esposizione alla sostanza è prolungata con una concentrazione superiore alla capacità di smaltimento dell’organismo.
Ieri ed oggi i venti dominanti, peraltro di bassa intensità, sono da sud ovest, quindi spingono le emissioni incontrollate dell’impianto in direzione nord est, che nel nostro caso vuol dire Marcianise e non Aversa.
L’ammoniaca, inoltre, non è particolarmente problematica per l’inquinamento delle superfici agricole, anzi, essendo idrosolubile e scomponendosi in sostanze azotate, può rivelarsi un ottimo fertilizzante. Questo la rende molto meno pericolosa delle sostanze gassose o particellari immesse ordinariamente in atmosfera dalle attività industriali e dalla circolazione veicolare, come le diossine, i furani, le polveri sottili, etc., che sono di converso sostanze pericolosissime per la salute umana poiché non idrosolubili e facilmente si immettono negli organismi umani con il ciclo alimentare se disperse sulle superfici agricole o se inspirate con la respirazione.
Tutta questa pallosa prolusione per condividere con voi un pensiero.
Ieri sera annusavo l’aria in cerca del molto caratteristico odore dell’ammoniaca. Ma niente, si sentiva solo una forte puzza, ma non particolarmente differente da quella che si sente sempre tra i vicoli della città nelle giornate di scarsa ventilazione.
È la puzza dello smog da traffico veicolare, quello smog che tutti i giorni ammorba la città, come peraltro tutte le misurazione ufficiali dell’Arpac registrano moltissimi giorni l’anno essere al di sopra dei limiti di legge.
Siamo stati anche in questi giorni natalizi un’ennesima volta tra le città più inquinate d’Italia.
Ora il pensiero che volevo condividere è questo: perché tanto allarmismo da parte del Sindaco e delle autorità rispetto a un evento che le evidenze mostrano a basso rischio e invece una completa inazione rispetto al costante, elevatissimo e permanente rischio determinato dall’inquinamento veicolare?
Penso che sia un aggiungere beffa a danno il mobilitare la popolazione su un problema marginale, temo sia essenzialmente un puerile tentativo di nascondere invece l’enorme responsabilità nel non volere affrontare quello che ci sta uccidendo, giorno per giorno, malato di tumore per malato di tumore: l’inquinamento da traffico.
Ecco, io chiedo a gran voce questo: chiudete immediatamente la città al traffico veicolare.
Tanti di voi, la stragrande maggioranza, non saranno d’accordo, ne sono certo: come faremo a portare i bimbi a scuola o alla palestra, come faremo lo struscio del sabato sera con i nostri suv tirati a lucido?
Liberissimi di non essere d’accordo.
Però poi, quando qualche vostro caro comincerà una chemioterapia, sappiate che non è il destino cinico e baro ma solo il prezzo che pagate alla vostra scelta.
Luca De Rosa
Nella foto Luca De Rosa