La sicurezza sul lavoro torna a far parlare di sé con un nuovo incidente mortale a Gricignano di Aversa. La questione solleva interrogativi urgenti sulla priorità data alla salute dei lavoratori rispetto al profitto.
Un tragico evento ha scosso la comunità di Gricignano di Aversa e l’intero agroaversano, dove una fuga di gas ammoniacale ha innescato un vasto incendio all’interno della Frigo Caserta, azienda di logistica alimentare specializzata nella conservazione di prodotti freschi e surgelati. L’incidente, che ha provocato la morte di un operaio esterno impegnato in lavori di manutenzione nei pressi di un tubo esploso, ha anche causato intossicazioni tra i dipendenti presenti sul posto. Questo evento rappresenta il secondo decesso sul lavoro nell’arco di dieci giorni nella stessa struttura.
I sindacati hanno espresso indignazione per la ripetizione di tragedie evitabili, evidenziando come il profitto continui a prevalere sulle misure di sicurezza nei luoghi di lavoro. La catena di appalti e subappalti, spesso accompagnata da normative che peggiorano le condizioni lavorative, sembra aggravare ulteriormente il problema.
La Frigo Caserta è una delle principali piattaforme logistiche per il freddo nel Centro-Sud Italia, attiva dal 1974. Nel novembre del 2023, l’azienda aveva annunciato l’avvio di un nuovo progetto di espansione grazie a finanziamenti pubblici per un totale di 21,2 milioni di euro, di cui 8,5 a fondo perduto. Questo piano prevedeva l’assunzione di 25 nuovi lavoratori.
L’investimento, reso possibile attraverso le agevolazioni concesse da Invitalia, rientra in un piano più ampio per il rilancio di un’area industriale definita “di crisi complessa”. Tuttavia, questa crescita economica contrasta drammaticamente con la mancanza di standard adeguati di sicurezza sul lavoro.
L’incidente di questi giorni non è isolato. Alla fine di dicembre, un operaio di 39 anni è rimasto ucciso nella stessa azienda, schiacciato da un muretto durante lavori di manutenzione. Due morti in meno di due settimane, nello stesso contesto lavorativo, rappresentano un campanello d’allarme che non può essere ignorato.
Secondo i sindacati, questi incidenti non sono solo il risultato di disattenzioni individuali, ma riflettono un problema strutturale. La continua esternalizzazione delle attività tramite appalti e subappalti contribuisce a creare un ambiente in cui le responsabilità in materia di sicurezza vengono spesso diluite. Ciò si traduce in una tutela inadeguata per i lavoratori coinvolti.
Le organizzazioni sindacali chiedono un’azione immediata per fermare quella che definiscono una “strage silenziosa”. La necessità di normative più rigorose e controlli più frequenti emerge con forza. La sicurezza sul lavoro deve essere trattata come un valore imprescindibile, non come un costo da ridurre per massimizzare i profitti.
La prevenzione e il rispetto delle norme non possono essere lasciati al buon senso o alla discrezione delle aziende. Ogni incidente sul lavoro è una tragedia che colpisce non solo i diretti interessati, ma anche le loro famiglie e l’intera comunità.
L’incidente alla Frigo Caserta richiama l’attenzione su un problema più ampio che affligge il sistema produttivo della provincia di Caserta. Nonostante i progressi tecnologici e le normative vigenti, la sicurezza sul lavoro rimane un ambito spesso trascurato. Investire in infrastrutture moderne e procedure preventive non è solo un obbligo morale, ma anche un elemento fondamentale per garantire una crescita economica sostenibile.
Questa tragedia è un monito per le istituzioni e per il mondo imprenditoriale. La salute e la sicurezza dei lavoratori devono essere poste al centro di ogni progetto di sviluppo. Senza un cambiamento culturale e strutturale, episodi come quello di Gricignano di Aversa rischiano di diventare una tragica routine.
di UGO PERSICE PISANTI