Aversa sta affrontando una grave crisi nelle sue scuole, caratterizzata da disagi strutturali e organizzativi che stanno esasperando studenti, genitori e personale scolastico. Le condizioni precarie degli istituti cittadini, tra termosifoni guasti, infiltrazioni d’acqua e ambienti degradati, sono diventate insostenibili per chi vive quotidianamente queste realtà.
Al ritorno dalle vacanze natalizie, gli studenti della scuola “Cimarosa” si sono trovati ad affrontare un altro inverno in aule gelide, a causa del mancato funzionamento dei termosifoni. Questo problema, purtroppo, non rappresenta una novità.
La situazione non è limitata a un singolo istituto. Lo scorso mese, i genitori e gli alunni delle scuole “Wojtyła”, “Stefanile”, “De Curtis” e altri plessi si sono uniti in un sit-in davanti al Municipio. Durante la protesta, hanno denunciato una lunga lista di problematiche, tra cui infiltrazioni d’acqua che rendono pericolosi gli ambienti, cortili invasi dall’erba alta e frequenti infestazioni di insetti e roditori.
Le famiglie hanno inoltrato esposti al Prefetto di Caserta e all’ASL locale, ma l’attesa di risposte concrete si prolunga. Nel frattempo, la situazione sembra peggiorare. Nei plessi del Terzo Circolo Didattico, ad esempio, i riscaldamenti hanno funzionato solo sporadicamente in alcune classi, lasciando molte altre al freddo, nonostante le temperature invernali.
Di fronte a questa realtà, alcuni genitori stanno valutando misure drastiche, come tenere i figli a casa o avviare uno sciopero delle attività didattiche. La frustrazione cresce, e le famiglie chiedono interventi immediati per tutelare il diritto all’istruzione e alla salute dei loro figli.
I problemi delle scuole di Aversa non si limitano al riscaldamento. Al plesso “Wojtyła”, infiltrazioni e intonaco pericolante rappresentano un serio rischio per la sicurezza. Al “IV Circolo Didattico” di via Giotto, la situazione non è diversa: aule fredde e strutture fatiscenti peggiorano ulteriormente il quadro.
Nonostante denunce e sopralluoghi, l’amministrazione comunale non ha ancora fornito risposte adeguate. Questo immobilismo alimenta il senso di abbandono tra le famiglie e il personale scolastico, che chiedono soluzioni rapide e concrete.
La protesta delle famiglie aversane non è solo una questione di comfort, ma riguarda diritti fondamentali come l’istruzione e la sicurezza. Le condizioni attuali non solo compromettono la salute degli studenti, ma minano anche la qualità del loro percorso educativo.
Con il malcontento in crescita e il rischio di ulteriori proteste, diventa sempre più urgente un intervento deciso. Per Aversa, città storicamente legata all’importanza dell’istruzione, è fondamentale affrontare e risolvere queste criticità, restituendo dignità alle sue scuole e garantendo un futuro migliore ai giovani cittadini.
di Giuseppe CRISTIANO