L’ultima lunga, lunghissima notte dell’anno rischia di trasformarsi nell’ultima notte dell’Amministrazione comunale targata Francesco Matacena. Non è escluso, infatti, che nell’incontro con i giornalisti, previsto stamattina sul Comune intorno alle ore 11,00, il Sindaco di Aversa annunci le sue dimissioni. Quanto accaduto ieri, nell’epilogo del Consiglio comunale, proprio non va giù al primo cittadino normanno che ha subito una vera e propria congiura politica da parte di Consiglieri comunali che considerava leali ed affidabili. Ma andiamo con ordine. In chiusura dell’ultimo Consiglio comunale dell’anno, l’assise è stata chiamata a ratificare una variazione di bilancio approvata all’unanimità nella Giunta comunale del 28 novembre scorso. Una variazione che dà il via ad un progetto di circa tre milioni di euro (fondi recuperati dalla devoluzione di diversi mutui contratti dall’ente) per intervenire, con una massiccia opera di ristrutturazione e di manutenzione, su strade, scuole e verde. Ed è all’inizio della trattazione di questo argomento che succede qualcosa di veramente clamoroso. Il Presidente del Consiglio, Giovanni Innocenti, annuncia l’esistenza di un emendamento alla proposta, un emendamento non firmato dalle opposizioni come si potrebbe immaginare, ma firmato da ben otto Consiglieri comunali di maggioranza, rappresentanti di ben quattro gruppi consiliari sui sei esistenti. Un emendamento di cui erano praticamente a conoscenza tutti (aveva firmato anche dello Vicario, ma poi la sua firma è stata ritirata) tranne il Sindaco e l’Assessore proponente con il rispettivo gruppo (Noi Aversani), quel Francesco Sagliocco che sembra essere il destinatario principale di questa chiaro tentativo di prova di forza. Una prova di forza che non è andata bene a chi l’ha pensata, ideata e messa in campo, perché il Sindaco non è stato al gioco: ha chiesto cinque minuti di sospensione, ha guardato in faccia i congiurati senza paura ed ha preteso il ritiro immediato dell’emendamento. Chi aveva confidato in una sua debolezza politica e in una sua mancanza di autorevolezza è stato clamorosamente sconfessato. Ma non è finita qui: Matacena vuole capire bene cos’è accaduto e chi si è reso responsabile di un atto politico ignobile perché il capo dell’Amministrazione non può non essere messo a conoscenza in Consiglio comunale di quanto stava accadendo. Per la cronaca, l’emendamento prevedeva lo spostamento di ulteriori 220mila euro dalla manutenzione delle strade alla manutenzione del verde pubblico. Il primo firmatario è stato Massimo Virgilio.
“Siamo alla frutta” – ha tuonato dai banchi della maggioranza Adele Ferrara, facendo da cassa di risonanza alle giuste lamentele di una sgomenta Federica Turco. Mentre dai banchi dell’opposizione Dino Carratù gongolava al solo pensiero di potersi nuovamente scatenare per mettere in evidenza il dilettantismo politico di una maggioranza allo sbaraglio. Senza evitare, Carratù, al ritorno in aula, di evidenziare il grande coraggio avuto dal primo cittadino che ha dimostrato carattere e fermezza e non certamente di temere di andare di nuovo alle urne. Una cosa è certa: quanto successo ieri riscriverà completamente i rapporti tra Sindaco e maggioranza, con Matacena che sicuramente avrà capito quanto sia importante ed indispensabile per la sua stessa sopravvivenza politica esercitare fino in fondo il suo ruolo.
di Nicola De Chiara
Nella foto il Sindaco di Aversa, Francesco Matacena, con l’Assessore all’Ambiente, Olga Diana