Sono stati migliaia i fedeli, provenienti da tutta la Diocesi di Aversa, che hanno partecipato all’apertura dell’anno giubilare svoltasi nella città normanna il 29 dicembre 2024. La solenne celebrazione, presieduta da monsignor Angelo Spinillo, Vescovo di Aversa, è partita dalla chiesa di San Domenico, dove alle ore 17,00 si sono ritrovati tantissimi fedeli con il vescovo mons. Spinillo, gli arcivescovi mons. Giovanni d’Aniello, mons. Alessandro d’Errico e mons. Emilio Nappa, canonici, sacerdoti, diaconi, ministri istituiti e seminaristi.
Il Giubileo 2025 è partito ad Aversa proprio da quella chiesa chiusa dal 1980, razziata ed abbandonata per decenni e che è stata riaperta solo grazie al grande lavoro svolto dai volontari dell’Associazione “I Normann”, protagonisti di un vero e proprio “miracolo”. La scelta di San Domenico, fatta dal Vescovo in persona, ha rappresentato anche un implicito riconoscimento dei sacrifici fatti da Pasquale Leggiero & company.
Dopo il breve momento di preghiera a San Domenico, in processione sono tutti giunti presso la chiesa cattedrale. Sulla soglia del Duomo di Aversa il Vescovo ha preso la croce e si è rivolto verso il popolo, l’ha innalzata invitando a venerarla con la seguente formula: “Ave, croce di Cristo, unica speranza. Tu sei la nostra speranza, non saremo confusi in eterno”. E’, poi, entrato in cattedrale, seguito dagli arcivescovi, dai chierici e da tutti i fedeli. Spinillo si è diretto verso il fonte battesimale per la memoria del battesimo, mentre i fedeli prendevano posto nella cattedrale. Moltissimi non sono, comunque, riusciti ad entrare, data la straordinaria partecipazione di popolo. Davanti al Vescovo è stato, quindi, portato un recipiente con l’acqua ed il capo della Diocesi ha asperso se stesso e tutti i fedeli attraversando la navata principale della chiesa, preceduto dall’evangelario e dalla croce.
Alla fine Spinillo ha raggiunto la cattedra vescovile ed è iniziata la solenne celebrazione eucaristica cantata (i canti sono stati eseguiti dalla “Cappella Musicale Lauretana” del Duomo, diretta da don Massimo Ponticelli, con all’organo il maestro Salvatore Lamberti). All’evento ha partecipato anche il primo cittadino di Aversa, Francesco Matacena, accompagnato dalla consorte, Ersilia Caterino, e la consigliera comunale Federica Turco, in rappresentanza del civico consesso normanno.
Dopo aver ringraziato tutti i presenti, il Vescovo nell’omelia ha esordito dicendo: “Siamo oggi non solo qui insieme, ma siamo in comunione con tutte le Diocesi, tutte le chiese locali e di ogni parte del mondo che aprono il Giubileo e che partecipano a quell’apertura che il Santo Padre ha vissuto, idealmente e spiritualmente con tutti noi presenti, nella notte del Natale nella basilica di San Pietro. Grazie a tutti voi, grazie a ciascuno di voi da parte di tutta la Chiesa perché quella che stiamo vivendo è un’intensa testimonianza di fede, di speranza, di fraterna carità; la partecipazione di ognuno di noi a questa celebrazione è il segno del camminare insieme e questo incoraggia tantissimo e sostiene il cammino di ognuno”. Un’omelia intensa, quella di Spinillo, che ha calamitato l’attenzione dei presenti toccando temi importanti come quelli del significato del giubileo e del pellegrinaggio per la costruzione di un’umanità nuova. “Tutti possiamo essere pellegrini di speranza, testimoni ed annunciatori della grazia e della carità di Dio – ha detto Spinillo. Ecco, così il nostro Giubileo continuerà sempre fino a quando saremo nella beata eternità”. Spinillo ha, poi, indicato quelle che saranno le chiese giubilari della Diocesi. “Il Papa – ha detto – ha parlato per questo Giubileo di una modalità diffusa di celebrazioni, perché la forza del perdono di Dio sostenga ed accompagni il nostro cammino. Perché questo possa avvenire anche nelle nostre chiese locali ci saranno luoghi che permetteranno di vivere il pellegrinaggio ed accogliere l’indulgenza conseguente al perdono dei peccati. Possiamo indicare come chiese giubilari nella nostra Diocesi la chiesa Cattedrale, le due basiliche minori, San Sossio in Frattamaggiore e San Tammaro in Grumo Nevano, i santuari mariani non parrocchie Maria Santissima di Campiglione in Caivano, Maria Santissima Immacolata a Frattamaggiore, la Santissima Annunziata in Giugliano, il santuario Mia Madonna Mia Salvezza in San Cipriano d’Aversa e, poi, in occasione di particolari celebrazioni, anche la chiesa del monastero benedettino di San Biagio e la cappella del carcere”. Altro tema importante legato all’anno giubilare è stato quello del perdono. “Noi dobbiamo vivere il Giubileo essendo capaci di chiedere perdono, – ha detto il Vescovo di Aversa – noi pensiamo che siano sempre gli altri a dover chiedere scusa, a dover chiedere perdono: non è così. Viviamo il Giubileo allora come un momento di riconciliazione riconoscendo i nostri limiti: è segno di grande fede. Perché chi vive intensamente la fede sente profondo il desiderio della penitenza, della riconciliazione. Sì, perché chiedere perdono significa riconoscere veramente chi è l’altro con il quale mi trovo in relazione”.
Il servizio d’ordine è stato assicurato dai Vigili Urbani e dai volontari dell’Associazione “Rinnovamento dello Spirito Santo”. In definitiva, un evento straordinario, seguito con grande compostezza da migliaia di fedeli che hanno riempito anche la piazza antistante il Duomo. Il Giubileo anche ad Aversa entra, dunque, nel vivo, dando la possibilità a tutti, durante il 2025, di riavvicinarsi a Dio partecipando a pellegrinaggi, cammini giubilari ed altre occasioni di preghiera.
di Nicola De Chiara
Nelle foto: la celebrazione eucaristica al Duomo, la grande partecipazione popolare a San Domenico ed al Duomo (esterno ed interno), il Vescovo Spinillo in preghiera davanti al crocifisso e mentre tiene l’omelia