A fine anno facciamo un riepilogo (sicuramente incompleto) delle principali problematiche che hanno afflitto (e ancora affliggono) gli aversani. La crisi di Aversa nel 2024 si è ulteriormente acuita. La città è alle prese con un’impressionante serie di problemi amministrativi, sociali, ambientali, sanitari…
Questa molteplicità di difficoltà sta mettendo a dura prova la gestione amministrativa, la salute dei cittadini e la qualità della vita in generale. Dall’analisi degli articoli di Nero su Bianco pubblicati nel 2024 emerge un quadro preoccupante di inefficienza, continui conflitti e mancanza di trasparenza nella gestione della cosa pubblica.
Dalla gestione Golia a quella Matacena sembra davvero che poco o nulla sia cambiato. La gestione amministrativa della città continua a essere caratterizzata dalla poca coesione delle maggioranze. Continuano a verificarsi errori amministrativi che rischiano di far perdere finanziamenti importanti.
La gestione personalistica e irregolare della cosa pubblica da parte di qualche politico nel 2024 si è evidenziata in tutta la sua criticità. Questi problemi hanno più volte creato un clima di tensione all’interno del consiglio comunale. Inoltre, la città è afflitta da problemi ambientali gravi, come l’inquinamento dell’aria, la sporcizia nelle strade e la presenza di discariche abusive sul territorio. Continuiamo a essere la “Terra dei Fuochi”, una delle aree più inquinate d’Italia.
L’installazione di un biodigestore a Gricignano potrebbe ulteriormente aggravare la situazione ambientale e sanitaria. I livelli di PM10 superano di gran lunga i limiti consentiti, a causa del traffico intenso. La situazione sanitaria della città è altrettanto preoccupante. Il pronto soccorso dell’ospedale Moscati è in una situazione critica a causa della carenza di personale medico e infermieristico, con pazienti costretti a lunghe attese e condizioni di lavoro disumane per il personale.
Le aggressioni contro i sanitari sono frequenti. L’ordine pubblico deve essere una priorità perché la città è in mano alla grande criminalità organizzata che continua a fare affari, ma con un “basso profilo”, mentre la microcriminalità spavalda rappresenta è una delle principali preoccupazioni dei cittadini. L’impoverimento di una parte della popolazione è un problema che nel corso di quest’anno si è aggravato, con molti più aversani che si rivolgono alla Caritas per ricevere assistenza.
I problemi sociali della città sono altrettanto gravi. La movida selvaggia crea enormi disagi ai residenti, con continui episodi di violenza, caos nelle strade e degrado generale. Anche il carcere Filippo Saporito è nel caos. Si sono verificate risse e violenze tra detenuti. Veniamo alla cultura. La biblioteca versa in stato di semiabbandono.
A tenere alto il livello culturale della città i concerti organizzati dal nostro Direttore Lettieri, dal Jazz Club Tristano, dal Pink House e dalle varie associazioni presenti in città come, ad esempio, il Rotary. Per quanto concerne la mobilità l’unica parola che si può usare è “catastrofe”. Il traffico è insopportabile. Il bike sharing che doveva essere un progetto di mobilità sostenibile è fallito miseramente. La situazione è complessa.
Le diverse problematiche richiedono un intervento urgente e coordinato da parte di tutte le istituzioni pubbliche e dell’intera comunità aversana. La città ha bisogno di una gestione amministrativa più efficiente, di una maggiore attenzione per la salute dei suoi cittadini e per la qualità della vita in generale.
La collaborazione tra istituzioni e parti politiche è fondamentale per risolvere questi problemi e creare un futuro più sostenibile per gli aversani. La risoluzione di questi e altri problemi deve essere il risultato di un lavoro di squadra e di una collaborazione tra le diverse parti politiche, sociali, economiche.
di Giuseppe Cristiano