Presidio degli ex lavoratori della Tekra e dei militanti dell’Unione Sindacale di Base (USB) stamane presso il porticato del Palazzo comunale di Aversa in piazza Municipio.
Una manifestazione che ormai si ripete con ciclica puntualità nel perdurare delle varie vertenze che USB sostiene sia direttamente con la societa per la raccolta dei rifiuti urbani Tekra sia indirettamente col Comune di Aversa.
Ai nostri microfoni il coordinatore regionale USB Lavoro Privato, Gianni Giovine che esordisce così:
“Siamo qui come da tempo ed anche stavolta a sostenere ben 25 persone in serie difficoltà, già manipolate anche dalla politica con la promessa di un posto di lavoro presso la Tekra e che dopo cinque/sei mesi di lavoro si ritrovano tutte licenziate”.
– Sul vostro striscione collocato sotto al Comune infatti si legge ‘Comitato Disoccupati Terra di Lavoro “Briganti”; quindi non parliamo solo di problematiche interne alla Tekra…
“Si, ci sono due emergenze in una. Alcuni mesi fa intorno e all’interno dei militanti USB si è creato questo gruppo che è sostanzialmente un comitato di disoccupati dove i più anziani hanno intorno ai 50 anni. La questione investe anche la Tekra e il Comune di Aversa che a colpi di contratti a tempo determinato hanno creato ben 200-250 disoccupati sul nostro territorio.
– Siete stati mai ricevuti dalle autorità amministrative?
“Devo dire che siamo stati accolti più volte dall’attuale Sindaco che ha promesso un concreto impegno a venir incontro alle nostre richieste, a condizione del superamento di alcune situazioni di dissesto finanziario dell’Ente comunale. Oggi sappiamo che ci sono tanti fondi del Pnnr disponibili per incentivare realmente occupazione e nuovi posti di lavoro e perciò noi siamo qui ancora una volta per essere ascoltati dal sindaco. Si era aperto già un tavolo iniziale. Ci dovevano riconvocare un mese fa, ma ad oggi tutto tace”
E per il resto delle problematiche della Tekra, ovvero la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti urbani….?
“Come USB siamo ovviamente presenti anche nella problematiche organizzative della Tekra. Chiediamo incessantemente la riapertura sostanziale dei due Centri di Raccolta di Aversa , dove il primo – quello di Cappuccini – è ufficialmente chiuso mentre il secondo ufficiosamente funziona ancora anche se non è dotato dei dispositivi previsti dalle norme di sicurezza e ciò oltre a creare problemi di percolato crea di fatto una mega discarica di materiale nocivo sul nostro territorio.
Sono stati stanziati 250.000 euro dall’ex Commissario di Aversa all’Ambiente per la bonifica e la riapertura di questo centro.
Sono passati ormai sei mesi da questo stanziamento ma i lavori non sono stati avviati seppur già affidati in appalto ad una ditta.”
– Intanto col nuovo anno la Tekra andrà via…”Si, la Tekra andrà via nei prossimi mesi perciò bisogna affrettarsi ad indire una nuova gara d’appalto per il servio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani. E a dire il vero noi come sindacato vorremmo non una gara d’appalto con affidamento a ditta privata bensì una ditta controllata dal Comune – “in house” come suol dirsi – come è avvenuto nel famoso Comune di Bacoli guidato dal sindaco Giosi Della Ragione; un sistema con cui si è creata occupazione per giovani e meno giovani locali, una ottima qualita del servizio svolto che ha portato la raccolta differenziata all’83%, una maggiore responsabilizzazione dei cittadini utenti e soprattutto senza costi esuberanti per il Comune”.
di Mario Francese