Nel cimitero c’è un cipresso di circa 130 anni e nessuno lo sa. E’ un maestoso albero che si trova nel Viale del Perdono, uno dei principali del nostro cimitero, vicino allo spazio dedicato ai Caduti in guerra.
La pianta ad un’altezza di 1,30 metri si biforca in quattro robusti rami che vanno verso il cielo e formano una folta e suggestiva chioma. E’ alto 18 metri ed ha una circonferenza di 5,60 metri, ben superiore al valore minimo fissato per la specie in 3,00 metri.
Appartiene alla specie Cupressus sempervirens (cipresso comune) ed è una pianta sana e maestosa. E’ un Albero Monumentale già censito dalla regione Campania ed inserito nell’elenco degli Alberi Monumentali d’Italia.
L’altro Albero Monumentale censito ad Aversa è la magnolia grandiflora che si trova in piazzetta don Diana, di circa 30 anni. E’ alta 9 metri e ha un fusto di 128 cm. Anche se non presenta particolari caratteristiche collegate all’età o alle dimensioni, il valore di questa magnolia va ricercato nel simbolismo legato alla cura della pianta e al valore attribuitole dalla popolazione in tema di legalità e di memoria.
Ritornando al nostro cipresso nel cimitero, è importante ricordare che, nel 2019, nel periodo dell’ex sindaco Alfonso Golia, furono l’assessore all’Ambiente, Mena Ciarmiello, e la presidente della commissione Ambiente, Elena Caterino, a scoprire la pianta vetusta.
Infatti, durante un sopralluogo nei parchi della città e al cimitero per effettuare nuove piantumazioni, dopo apposita segnalazione, Ciarmiello e la Caterino scoprirono e fecero richiesta alla regione Campania di inserire il nostro bellissimo cipresso nel catalogo degli Alberi Monumentali.
Il nostro cimitero si può datare intorno alla metà del 1800. Nel 1813, infatti, furono imposti i cimiteri fuori dalle città, e, nel 1817, ne fu ordinato uno per ogni Comune. Nel 1836 vi fu un’epidemia di vaiolo e, nel 1837, una di colera. Per seppellire i numerosi morti risultarono insufficienti i cimiteri di Cirigliano (poi soppresso) e quello della Madonna dell’Olio (tra Aversa e Succivo).
Fu costruito, allora, quello attuale, con una semplice cerchia di mura ed una cappella al centro. La Chiesa, opera dell’architetto Valente, è l’unica ad Aversa con la pianta a croce
greca; fu costruita nel 1858 e vi si conservano dipinti di alcuni pittori aversani, tra cui Pastore, Marchione ed altri.
Fin dall’inizio, il cipresso fu scelto per ornare i viali cimiteriali e ancora oggi ne sono presenti numerosi esemplari. Tra questi uno fu certamente il nostro magnifico cipresso che, fortunatamente, è sopravvissuto fino a noi.
di Franco Terracciano
Nelle foto: sei immagini del cipresso che la Regione ha inserito nell’elenco degli Alberi Monumentali d’Italia