La conduttrice televisiva Caterina Balivo torna a parlare di Aversa, questa volta attraverso un tributo alle radici culinarie della sua città natale. Protagonista di un recente video Instagram, la Balivo ha catturato l’attenzione dei followers con un momento di condivisione familiare legato alla polacca, dolce simbolo del territorio aversano.
Il breve filmato, che unisce immediatezza social e memoria gastronomica, racconta un episodio accaduto negli studi Rai, dove la madre della presentatrice ha portato questo dolce tipico, conquistando l’intero team di lavoro. Un gesto che va ben oltre la semplice condivisione di un momento conviviale, ma che rappresenta un vero e proprio racconto di identità territoriale.
La polacca di Mungiguerra, storica pasticceria aversana, diventa così ambasciatore di un patrimonio culturale fatto di sapori autentici e legami familiari. Un dolce che la Balivo descrive con una punta di autoironia, anticipando peraltro un periodo di moderazione alimentare in vista di un’imminente maratona natalizia.
Il post social si carica così di significati: non più solo una condivisione estemporanea, ma un vero e proprio racconto di appartenenza. La conduttrice trasforma un semplice dolce in un simbolo di connessione tra passato e presente, tra la sua carriera nazionale e le radici territoriali.
L’iniziativa social si inserisce in un trend sempre più diffuso di valorizzazione delle eccellenze locali, dove i personaggi pubblici utilizzano la propria visibilità per promuovere i tesori dei propri territori di origine. La polacca diventa così più di un semplice dolce: è un messaggio di orgoglio e identità.
Il legame della famiglia Balivo con Aversa emerge in tutta la sua profondità, raccontando un rapporto viscerale con una città che continua a essere fonte di ispirazione e motivo di orgoglio. Un racconto che va oltre la semplice nostalgia, trasformandosi in un autentico tributo alle tradizioni campane.
Un post che conferma ancora una volta come i social network possano diventare straordinari strumenti di narrazione culturale, capaci di trasformare un momento quotidiano in un racconto collettivo di appartenenza e memoria.
di Maria BOTTA