Un acceso dibattito politico sta interessando l’amministrazione comunale di Aversa, con il gruppo consiliare di opposizione “La Politica che Serve” che muove critiche significative all’attuale giunta guidata dal sindaco Matacena.
Il gruppo contesta principalmente la presunta appropriazione dei risultati finanziari ottenuti durante il precedente mandato dell’ex sindaco Alfonso Golia, accusando l’amministrazione attuale di non comprendere appieno la portata dei risanamenti economici realizzati.
L’opposizione sottolinea come i progressi finanziari siano stati raggiunti attraverso politiche rigorose implementate tra il 2019 e il 2023, caratterizzate da un’attenta gestione delle entrate tributarie, che hanno raggiunto quota 28 milioni di euro annuali, e da un’efficace strategia di contrasto all’evasione fiscale.
Particolarmente critica la posizione del gruppo sulla recente rimodulazione del piano di riequilibrio finanziario, che secondo l’opposizione ricalcherebbe il progetto dell’ex assessore Sagliocco, sia nella struttura che nei contenuti economici.
Ulteriori preoccupazioni vengono sollevate in merito al progetto degli scuolabus elettrici, con l’accusa di aver compromesso potenzialmente importanti finanziamenti. Il gruppo denuncia alcune criticità procedurali, tra cui l’invio di una variazione progettuale al ministero che ridurrebbe il numero dei mezzi da cinque a tre, con conseguente ridimensionamento della platea di beneficiari.
L’opposizione rimarca come l’ottenimento originario dei fondi fosse il risultato di un articolato processo di partecipazione popolare che aveva coinvolto l’intero tessuto scolastico cittadino. La potenziale perdita di questi finanziamenti, insieme ad altri relativi a progetti PNRR, viene additata come una diretta conseguenza dell’attuale gestione amministrativa.
Le dichiarazioni del gruppo “La Politica che Serve” evidenziano una profonda frattura politica, accusando l’attuale amministrazione di spacciare come “svolta epocale” risultati che sarebbero in realtà frutto del lavoro precedente.
L’escalation dialettica mette in luce le tensioni all’interno dell’amministrazione comunale, con l’opposizione che non risparmia critiche durissime all’operato della giunta Matacena, paventando il rischio di compromettere importanti opportunità di sviluppo per la città.
Sullo sfondo rimane la questione finanziaria, con il gruppo di opposizione che rivendica il merito di aver invertito la tendenza al disavanzo attraverso politiche rigorose, talvolta impopolari ma necessarie per il risanamento economico dell’ente.
La vicenda solleva interrogativi significativi sulla gestione amministrativa e sulla capacità di mantenere e sviluppare opportunità di finanziamento per una città che cerca di risollevarsi da difficoltà economiche pregresse.
di Giuseppe CRISTIANO