Il Tribunale di Napoli Nord si trova in una fase di significativo ampliamento strutturale, mentre continua a fronteggiare serie problematiche legate alla carenza di personale. L’istituzione giudiziaria, che serve un bacino di quasi un milione di abitanti distribuiti su 38 comuni tra le province di Napoli e Caserta, sta vivendo un momento di trasformazione contrassegnato da luci e ombre.
Il presidente del tribunale, Pierluigi Picardi, ha annunciato l’imminente completamento di cinque nuove aule presso la Cavallerizza, includendo un’aula bunker attesa da un decennio. Parallelamente, altre cinque aule sono già operative grazie alla ricollocazione degli ufficiali giudiziari in un immobile confiscato su viale Kennedy. Sono inoltre in corso interventi per la sistemazione del parcheggio interno e la realizzazione di celle di transito per detenuti. Tuttavia, la situazione del personale resta critica.
L’ex senatore Pasquale Giuliano, già sottosegretario alla Giustizia e promotore dell’ufficio giudiziario aversano, evidenzia uno squilibrio significativo nella distribuzione delle risorse umane. Il tribunale opera con soli 96 magistrati, numero sproporzionato se confrontato con i 317 di Napoli (che serve 1.300.000 abitanti) e i 91 di Santa Maria Capua Vetere (per 600.000 abitanti).
La disparità è ancora più evidente nel personale amministrativo: Napoli Nord dispone di appena 36 funzionari, contro i 140 di Napoli e i 54 di Santa Maria Capua Vetere. Analogamente, i direttori sono solo 5, rispetto ai 20 di Napoli e ai 16 di Santa Maria. Questi dati risultano particolarmente allarmanti considerando che nel 2013 Napoli Nord ha gestito quasi 18.000 nuovi procedimenti penali, superando significativamente i 11.500 di Santa Maria. La situazione è ulteriormente aggravata presso l’ufficio del giudice di pace, dove sono presenti solo 10 giudici su 18 previsti e 5 impiegati amministrativi su 14 necessari, per una popolazione di riferimento di 330.000 abitanti.
Il presidente Picardi sottolinea nella sua relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2024 che il rapporto tra giudici e popolazione (un giudice ogni 11.500 abitanti) è il più sfavorevole del distretto. La pianta organica attuale prevede un presidente, 7 presidenti di sezione e 78 magistrati, numeri che collocano il tribunale al quarto-quinto posto in Italia per bacino d’utenza.
La Camera penale locale, guidata da Antonio Barbato, ha proclamato nel passato giornate di sciopero dalle udienze per protestare contro queste carenze senza ottenere nessun risultato pratico. Gli avvocati denunciavano ritardi nel rilascio degli atti giudiziari e l’assenza di un’aula per la Corte d’Assise, costringendo a “prendere in prestito” le aule bunker di Napoli o Santa Maria Capua Vetere per i maxi-processi.
La visita del Ministro della Giustizia Carlo Nordio, che aveva promesso rinforzi di personale durante l’inaugurazione di tre nuove aule penali, non ha ancora prodotto risultati concreti. La situazione del Tribunale di Napoli Nord evidenzia un paradosso del sistema giudiziario italiano: mentre si realizzano nuove strutture, la carenza di personale e risorse operative compromette l’efficienza del servizio giustizia in un territorio già caratterizzato da significative sfide sociali e criminali.
di Enrico Gioiello