Un clima di crescente tensione caratterizza il Tribunale di Napoli Nord, dove sono emersi due esposti che verranno esaminati durante la prossima riunione del consiglio giudiziario. La vicenda coinvolge sia un magistrato della seconda sezione che i vertici dell’istituzione giudiziaria. Il primo procedimento riguarda la giudice Matilde Boccia, in servizio presso la seconda sezione del tribunale.
Parallelamente, una seconda segnalazione coinvolge direttamente il presidente Luigi Picardi, in relazione a presunte irregolarità nel trattamento di informazioni sensibili. La questione assume particolare delicatezza poiché include aspetti relativi a soggetti minorenni, per i quali i titolari della potestà genitoriale hanno sollecitato l’intervento dell’autorità garante. La richiesta dei genitori mira all’adozione di provvedimenti immediati, sia inibitori che sanzionatori, per tutelare i diritti dei minori coinvolti.
La situazione risulta particolarmente delicata per il presidente Picardi, che si appresta a concludere il suo incarico con il pensionamento previsto nella primavera imminente. Le possibili conseguenze dell’intervento del garante potrebbero avere ripercussioni economiche significative, con eventuali sanzioni che ricadrebbero sulle casse del Ministero della Giustizia. La tempistica di questi eventi, coincidente con il termine del mandato presidenziale, aggiunge ulteriori elementi di complessità alla gestione della vicenda. La situazione evidenzia le criticità che possono emergere nella gestione di dati sensibili all’interno del sistema giudiziario, specialmente quando sono coinvolti soggetti particolarmente vulnerabili come i minori.
L’evoluzione di questi procedimenti potrebbe avere implicazioni significative sia per l’amministrazione della giustizia locale che per le prassi di gestione delle informazioni riservate nei tribunali.
di Enrico Gioielli