“Siamo contentissimi, con il nuovo Codice della Strada è stato approvato uno strumento normativo molto importante, fermo dal 1992, con tanti Governi che non sono riusciti a fare nulla in questa direzione. Ringraziamo il Ministro Matteo Salvini. Le votazioni di ieri e di oggi le abbiamo seguite attentamente perché volevamo capire chi era a favore e chi no, naturalmente abbiamo capito che le forze politiche nemmeno su un tema così importante hanno trovato una ragione per stare insieme. La riforma del codice della strada mira a fare meno vittime possibili, ma deve essere fatto rispettare e su questo la nostra sarà una sorveglianza attenta. La battaglia vera e propria inizia adesso”. Sono le prime parole da Aversa di Biagio Ciaramella, in qualità di vice Presidente nazionale dell’Associazione Unitaria “Vittime della Strada”, dopo il voto definitivo al Senato che dà il via libera alla riforma del Codice della Strada, diventato oggi legge con 83 voti favorevoli, 47 contrari e un astenuto. L’aula del Senato ha approvato definitivamente il disegno di legge “sicurezza stradale”, già passato alla Camera il 27 marzo scorso. Le norme contenute nel provvedimento entreranno in vigore quindici giorni dopo la pubblicazione della legge sulla Gazzetta Ufficiale, molte di esse, tuttavia, potranno essere applicate solo quando saranno emanati specifici provvedimenti attuativi. Tra le novità l’Alcolock, il dispositivo che bloccherà l’avviamento del motore in caso di tasso alcolemico superiore a zero; le guide obbligatorie prima del foglio rosa; i Corsi di educazione stradale nelle scuole; il targhino dei monopattini e le limitazioni della circolazione in ambito urbano.
di Nicola De Chiara
Nella foto Biagio Ciaramella, vice Presidente Associazione Unitaria Vittime della Strada