La Procura della Repubblica di Napoli Nord ha emesso un decreto di fermo nei confronti di un uomo accusato di tentato omicidio, aggravato da futili motivi, porto illegale di arma bianca e violenza privata. Il provvedimento è stato eseguito dai Carabinieri della Stazione di Villa Literno, ponendo fine a una vicenda di violenza avvenuta il 15 novembre 2024 nel Comune di Casal di Principe.
L’episodio si è verificato in via Verga a Casal di Principe e ha visto come protagonista un uomo originario di San Cipriano d’Aversa, che avrebbe aggredito con un coltello a serramanico un’altra persona, ferendola gravemente. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’aggressione è avvenuta al termine di una lite scoppiata per motivi sentimentali.
La vittima, nel tentativo di difendersi, ha sollevato l’avambraccio destro per parare i colpi, subendo diverse ferite. L’assalitore, infatti, avrebbe mirato più volte al ventre della vittima, dimostrando un chiaro intento omicida. Fortunatamente, grazie alla prontezza della reazione, l’uomo è riuscito a evitare conseguenze ancora più gravi. Dopo l’aggressione, la vittima è stata trasportata d’urgenza all’Ospedale Pineta Grande, dove è stata curata e poi dimessa poiché non in pericolo di vita.
L’indagine, condotta dai carabinieri sotto la direzione della Procura, ha permesso di ricostruire anche le fasi precedenti all’aggressione. L’indagato, alla guida della sua automobile, avrebbe inseguito la vittima, che aveva capito di essere in pericolo e tentava di allontanarsi. Il confronto si è concluso nel peggiore dei modi, con l’uomo che, raggiunta la vittima, ha estratto il coltello e iniziato l’attacco.
Non contento dell’aggressione, l’uomo avrebbe minacciato di tornare per colpire nuovamente, questa volta con armi da fuoco. Solo dopo queste ulteriori minacce si sarebbe allontanato dalla scena del crimine, lasciando la vittima ferita in strada.
Grazie a un’efficace attività investigativa, i carabinieri sono riusciti a identificare l’aggressore in poche ore. L’uomo è stato arrestato e condotto presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere, dove, in attesa dell’interrogatorio di garanzia, dovrà rispondere dei gravi reati a lui attribuiti.
Le accuse mosse nei suoi confronti sono pesanti: tentato omicidio aggravato da futili motivi, porto illegale di arma bianca e violenza privata. La dinamica stessa dell’aggressione, con colpi mirati a zone vitali come l’addome, e le minacce successive fanno emergere un quadro preoccupante di premeditazione e pericolosità sociale.
L’indagine ha messo in luce una situazione di elevata tensione tra l’indagato e la vittima, con le ragioni sentimentali che sembrano essere il motivo scatenante della violenza. Gli inquirenti stanno cercando di chiarire tutti gli aspetti della vicenda, compreso il contesto in cui è maturato il gesto, e valutare se vi siano stati episodi precedenti di minacce o intimidazioni.
È stato confermato che l’aggressore aveva con sé un coltello a serramanico, arma utilizzata per ferire la vittima. Gli investigatori continuano a indagare anche sulle minacce di un possibile ritorno con armi da fuoco, che l’aggressore avrebbe pronunciato prima di fuggire. Queste dichiarazioni fanno presagire un’escalation di violenza che fortunatamente è stata evitata grazie al tempestivo intervento delle forze dell’ordine.
L’aggressione ha scosso gli abitanti di via Verga. Fatti di questo genere, specialmente quando motivati da questioni personali, tendono a generare un senso di insicurezza e preoccupazione tra i cittadini. Le autorità locali hanno espresso il proprio sostegno alla vittima e hanno elogiato il rapido operato delle forze dell’ordine, che sono intervenute immediatamente per fermare l’autore del gesto.
L’uomo arrestato è ora in attesa dell’interrogatorio da parte del giudice, che servirà a chiarire ulteriormente i dettagli dell’accaduto e a determinare le eventuali responsabilità penali. Al momento, gli inquirenti stanno vagliando tutte le prove raccolte, comprese le testimonianze di eventuali presenti, le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona e altri elementi utili a delineare con precisione il quadro dei fatti.
In attesa della conclusione delle indagini e del processo, l’accusato rimane detenuto con accuse molto gravi a suo carico. Le autorità giudiziarie stanno valutando anche la possibilità di contestare ulteriori capi d’imputazione, qualora emergano nuovi elementi.