Il Cardinale Angelo Comastri ha presieduto la catechesi in occasione della VII Giornata Mondiale dei Poveri nella Cattedrale di S. Paolo ad Aversa, alla presenza del Vescovo mons. Angelo Spinillo, del Vicario Generale Mons. Francesco Picone e del Direttore della Caritas Diocesana, don Carmine Schiavone. Più di mille persone hanno partecipato all’evento, tra cui rappresentanti del clero, delle istituzioni civili, associazioni, gruppi parrocchiali e numerosi fedeli. Presente anche il Sindaco di Aversa Francesco Matacena, che al termine della catechesi ha consegnato una targa a nome della città nelle mani del Cardinale.
Nel suo intervento Comastri, già Vicario del Papa per la Città del Vaticano, ha rivolto alla comunità aversana una illuminante riflessione sulla figura di Madre Teresa di Calcutta, da lui conosciuta e incontrata in vita più volte, ripercorrendone gli aneddoti più significativi e mettendone in evidenza la straordinaria testimonianza di fede. La Santa albanese, canonizzata da Papa Francesco nel 2016, è stata un faro di amore e carità, che ha dedicato la sua esistenza a servire i poveri e gli abbandonati a Calcutta e nel mondo, avendo anche fondato la congregazione religiosa delle Missionarie della carità.
Secondo Comastri, l’insegnamento più profondo che ci ha lasciato Madre Teresa, Premio Nobel per la pace nel 1979, è che tutti possiamo contribuire a trasformare la realtà che ci circonda attraverso l’amore per il prossimo: la sua vita è stata un esempio di come la chiamata a servire non sia solo un dovere, ma una vera vocazione, nella quale ogni persona diventa un riflesso di Cristo, ogni essere umano diventa “una goccia di amore che cambia il mondo”.
“Il senso di carità, se è vero, parte da quelli che ci sono più vicini – ha detto Comastri in uno dei passaggi più emozionanti – Madre Teresa lo dimostrò quando all’assemblea ONU invitò tutti i rappresentanti delle nazioni a iniziare a prendersi cura del proprio vicino di casa per essere donne e uomini di carità. Chi vive solo per se, è il più povero del mondo, mentre la ricchezza più importante, parafrasando una riflessione di Madre Teresa, è la ricchezza del cuore”.
Comastri ha poi salutato tutti i fedeli presenti in Cattedrale facendo dono al Vescovo di Aversa di un brandello di stoffa della federa utilizzata in vita da Madre Teresa di Calcutta. Il laboratorio solidale “Gioia” della Caritas Diocesana di Aversa ha invece omaggiato il Cardinale con una stola sartoriale.
di Mariano Scuotri
Dall’alto, la cattedrale di Aversa affollata come non mai, il Sindaco che consegna la targa a Comastri e l’intervento del Cardinale