L’Opera San Leonardo, inaugurata quattro anni fa in questo giorno e dedicata appunto a San Leonardo, il Santo che si celebra oggi, 6 novembre, è l’opera segno della Caritas Diocesana di Aversa: una fattoria sociale che incarna il valore della vera libertà, un prezioso spazio di condivisone e tutela dell’ambiente nel cuore della città, a via Roma 306, proprio di fronte al centralissimo ingresso principale del Parco Pozzi e a pochi passi da Piazza Municipio.
Qui, il lavoro nei campi diventa simbolo di rinascita, offrendo a chi è in cerca di riscatto uno spazio di speranza e trasformazione. Ogni angolo ispira solidarietà e dignità, in linea con il messaggio di San Leonardo, ricordando che la libertà nasce dal desiderio di ricominciare.
La produzione dell’orto, gestito e curato dagli ospiti della casa di accoglienza “Gratis Accepistis”, sostiene la mensa diocesana dei poveri e arricchisce la tavola di alcune opere di volontariato, comunità e associazioni del terzo settore che offrono servizi residenziali per ospiti e assistiti.
La fattoria è, invece, ricca di animali provenienti da contesti di particolare disagio e salvati da condizioni poco adeguate alle loro esigenze. Gli animali si muovono liberamente negli spazi della fattoria e vengono messi in sicurezza solo in occasione di visite guidate.
Grazie poi al supporto e all’impegno di alcuni volontari legati all’associazione “Napoli Bonsai Club”, Opera San Leonardo accoglie un percorso arricchito da meravigliosi Bonsai sistemati all’ingresso della struttura. Il percorso è arricchito da uno spazio “zen” formato da un piccolo laghetto nel quale nuotano le carpe.
In un’area sopraelevata dalla quale è possibile osservare i terreni coltivati, infine, sorge il “Benvedere” (belvedere da cui scorgere il “bene”) dedicato a Jerry Masslo, il bracciante sudafricano ucciso 25 anni fa a Villa Literno e divenuto simbolo della lotta per lo status di rifugiato a chi fugge da guerre e carestie.
In terra di lavoro, nei territori spesso ancora macchiati dalla piaga dello sfruttamento e del caporalato, lo sguardo sulla realtà dell’Opera è filtrata dalla storia e dal ricordo di Masslo.
Opera San Leonardo è diventata inoltre un’importante tappa nel percorso di sviluppo e maturazione operato da ex-senza fissa dimora, grazie all’intuizione di istituire qui un co-housing sociale, per consentire a persone un tempo emarginate di condividere giorno e notte gli spazi e la struttura di Opera San Leonardo, prima di raggiungere la piena indipendenza.
Dalla Gratis Accepistis, la casa di accoglienza della Caritas, si può passare a Opera San Leonardo prima di spiccare completamente il volo e ricominciare a camminare, in autonomia, solo contando sulle proprie forze e possibilità.
di Mariano Scuotri