E’ trascorsa poco più di una settimana dall’uscita di “Parthenope”, il nuovo film di Paolo Sorrentino, e già in tantissimi sono accorsi alle proiezioni del secondo cinema più importante della città, il “Vittoria”. Sempre sulla cresta dell’onda, con le sue programmazioni, il “Vittoria” ha registrato numerosi sold out nelle fasce orarie serali.
Eravamo tutti in trepidazione, e quasi nessuno ha rinunciato alla prima visione del tanto atteso capolavoro del regista partenopeo. Eppure, andando a ritroso negli anni, il primo settembre del 2023 eravamo già presenti all’annuale Premio Faraglioni nella bellissima cornice del teatro dell’hotel Quisisana di Capri. In quell’occasione, a ricevere la preziosa scultura d’argento raffigurante i Faraglioni, simbolo di rara bellezza, fu proprio il regista Premio Oscar Paolo Sorrentino, lì sull’isola impegnato nelle riprese di Parthenope, il cui set era stato allestito nell’ex casa del padre.
Durante l’intervista con Eleonora Daniele, precedente alla premiazione, Paolo Sorrentino non volle svelare molto al pubblico in sala della sua successiva opera cinematografica. Si limitò ad accennare ad un ruolo simbolico di una donna protagonista all’interno della storia. Considerando sé stesso lo spettatore più importante dei suoi film, disse di provare a funzionare, inseguendo sempre l’ironia: “essa costringe a trovare un ritmo, il battito delle cose» e sottolineò l’importanza che riveste per lui il dettaglio, fondamentale nella creazione del progetto macro, determinato dalla musica. Io parto dalla musica. Metto su la musica e la musica determina la mia scrittura”.

Ritratta nella bellezza dell’isola di Capri, Partenope si tuffa nell’illusione della spensieratezza degli amori giovanili, ma non si fa rubare neppure un istante della sua giovinezza. Muovendosi attraverso i luoghi più emblematici di una Napoli suggestivamente autentica, soffre solitaria e si commuove, si dà alla corruzione ecclesiastica, così denunciandola, e impara a vedere oltre l’orizzonte delle cose. Lei è un’altra cosa! Lei è intelligenza e consapevolezza. Lei è amore e inganno, lotta e rassegnazione. E infine, ricordo di una vita intera, teatralmente inchinandosi ad essa, dopo una ennesima ed ultima sigaretta.
La proiezione del film, data l’assidua richiesta, è prevista per altre due settimane. Con questo possiamo dunque sottolineare l’importanza che riveste la cultura artistica e cinematografica nella città di Aversa, con la promessa di una ulteriore accelerata in tale direzione, per migliorarsi sempre di più.
In ultima istanza, candidata Aversa a Capitale italiana della cultura per il 2030, siamo fiduciosi che Paolo Sorrentino venga a trovarci al più presto!
di Elvira Ariano
Nelle foto dall’alto il “Vittoria” sold out per “Partenope” e Paolo Sorrentino