Scorrendo i post degli abitanti di Aversa sui vari gruppi Facebook, noto sempre più spesso commenti che deridono o criticano la Protezione Civile per l’emissione di bollettini meteorologici, erroneamente considerati superflui o eccessivi. In verità, gli avvisi meteo non sono mai diffusi senza una valida motivazione. È fondamentale evidenziare che le parole “allerta” e “meteo”, quando appaiono insieme, catturano immediatamente l’interesse dei fruitori di notizie, sia su carta stampata che in televisione. Tuttavia, data la frequente incomprensione riguardo a questi termini, è cruciale capire che non vengono impiegati con superficialità. In caso contrario, si rischierebbe una perdita di credibilità che porterebbe la maggioranza dei cittadini a non prendere più seriamente gli avvertimenti reali. Si utilizza l’espressione “allerta meteo” quando un ente preposto (come la Protezione Civile, il Comune, l’Amministrazione provinciale o regionale) pubblica un comunicato ufficiale per informare anticipatamente la popolazione sui potenziali pericoli associati all’arrivo previsto di condizioni meteorologiche estreme.
Contrariamente all’opinione comune, non si tratta di un semplice “state attenti perché domani potrebbe piovere forte”, ma di un avviso emesso dopo un’attenta analisi di tutte le possibili variabili di rischio per i residenti. Gli allerta meteo, pertanto, devono sempre essere considerati con la massima serietà. Per coloro che desiderano mantenersi costantemente aggiornati su questi avvisi, nel nostro paese esistono piattaforme web autorizzate che mostrano una cartina geografica dell’Italia, dove è possibile osservare e valutare la pericolosità di tutti i fenomeni temporaleschi, con le relative informazioni utili per prevenirne le conseguenze indesiderate. Su queste mappe, facilmente leggibili, sono presenti diverse sfumature cromatiche che indicano le aree in cui si prevedono fenomeni atmosferici potenzialmente dannosi per persone e beni, come tempeste, grandinate, raffiche di vento intense, ecc. In questi siti troverete anche specificate le zone in cui si attendono temperature estreme o formazione di ghiaccio che rende pericolosa la circolazione su strade e autostrade. Si distinguono due categorie di “avvisi” alla cittadinanza: preallarmi e allarmi. Si parla di “preallarme” quando è necessario emettere un avviso con due giorni di anticipo rispetto all’evento. I comunicati di “preallarme” vengono utilizzati quando i fenomeni climatici estremi sono altamente probabili, ma non certi. In questo caso, sono possibili variazioni nell’intensità, nella traiettoria del fronte temporalesco e nella durata prevista.
Si parla invece di vero e proprio allarme quando il tempo di rilascio dell’avviso è più ravvicinato rispetto al primo e quando riguarda eventi considerati quasi certi o molto probabili. Esistono quattro livelli di “allerta meteo”, ciascuno rappresentante un diverso grado di pericolosità. Il livello di criticità dei fenomeni atmosferici è rappresentato attraverso l’utilizzo di quattro colori diversi. Il verde indica l’assenza di criticità. Il giallo segnala una criticità “ordinaria”. L’arancione è usato quando si ritiene la criticità “moderata”. Infine, il rosso si utilizza nei casi di elevata criticità. È importante sottolineare che gli allerta possono riguardare non solo i rischi legati ai fenomeni atmosferici, ma anche quelli relativi a fiumi e corsi d’acqua in generale (come straripamenti, possibili piene, ecc.). Il livello di allerta arancione è uno dei più dibattuti sui social media.
Più volte Facebook è stato invaso da post di cittadini aversani che schernivano le istituzioni (in particolare l’amministrazione comunale) per aver chiuso le scuole dopo aver lanciato un allarme arancione con un cielo sereno e senza la minima presenza di nubi. Tuttavia, più volte, i “burloni” hanno dovuto ricredersi poiché improvvisi e violenti acquazzoni provocavano davvero i danni e i disagi previsti nell’avviso. Il livello di allerta meteo arancione è quello più soggetto a scherno proprio per la sua natura intrinseca di avviso di un evento di moderata criticità. Generalmente, a diramare questo tipo di avviso e quelli relativi agli altri colori è la Protezione Civile. Può riguardare anche il rischio di piccole frane, colate di fango, cadute di rocce, corsi d’acqua che potrebbero esondare, cedimenti di argini fluviali, pericolosi accumuli di detriti sotto le arcate di ponti stradali e ferroviari. In seguito a questo tipo di fenomeni, si possono verificare danni sia a singole abitazioni sia a interi centri abitati. Questi allerta non devono mai essere sottovalutati. La tipologia di rischi e la durata dei fenomeni relativi agli “allerta arancione” possono variare notevolmente da situazione a situazione. Possono verificarsi danni anche gravi agli argini di un fiume, alle coltivazioni nei campi adiacenti al corso d’acqua, ai cantieri stradali o agli stabilimenti industriali, ecc. Quando viene emesso un allerta meteo arancione, di solito sono previste interruzioni delle strade che potrebbero mettere in pericolo vite umane.
La Protezione Civile è l’organismo principale incaricato di emettere gli allerta. Gestisce il sistema di allerta sul territorio nazionale coordinandosi con le varie Regioni attraverso una rete denominata “Centri Funzionali” e “Centri di Competenza”. Le previsioni su cui si basano gli allarmi sono solitamente quelle delle 24-48 ore precedenti il possibile fenomeno. Le criticità sono segnalate in modo da evitare pericoli senza, tuttavia, costringere la popolazione a vivere in un perenne stato di allerta. Tra le misure che normalmente si adottano per prevenire possibili danni e vittime del maltempo, c’è la chiusura delle scuole. Questa decisione serve non solo a evitare rischi per gli studenti, il personale e i docenti, ma anche per prevenire il panico tra i genitori che accorrerebbero in massa al primo segno di temporale inaspettato. Quando vengono emessi gli allerta meteo, è fondamentale attenersi alle indicazioni della Protezione Civile. Se ci viene sconsigliato di uscire di casa o di percorrere una determinata strada, è saggio seguire questi suggerimenti.
di Ugo Persice Pisanti