Il comunicato di Adele Ferrara, Consigliere comunale di maggioranza “indipendente”, non è un sasso nello stagno, ma un macigno caduto dall’alto con tutta la sua forza nel piccolo mare della politica normanna e le cui conseguenze sono difficili da stabilire. Quella parola “verifica”, che rappresenta l’anticamera di un’altra parola, crisi, è stata pronunciata dalla Consigliera comunale che il primo cittadino non ha mai preso seriamente in considerazione, semplicemente perché credeva che gli rispondesse in tutto e per tutto. Il comunicato di Adele Ferrara, neofita della politica ma non sprovveduta, fotografa una situazione che si trascina da tempo nella nuova amministrazione cittadina, anche se si tratta di un’Amministrazione che è nata da poco. “Tra i vari gruppi ci sono tante contraddizioni – dichiara Adele Ferrara – non c’è spirito di maggioranza, anche se si cerca di mascherare la verità”. Parole pesanti, pesantissime, arrivate dopo la rottura con il suo leader di gruppo, il suo responsabile politico cittadino, il suo Assessore, quell’Alfonso Oliva che Adele Ferrara non ha scelto come suo mentore politico, ma che ha sostanzialmente subito dallo stesso candidato a Sindaco, che ha ricambiato la scelta di Oliva di abbandonare il centrodestra ed il suo partito “Fratelli d’Italia” indirizzando alcuni pezzi da novanta nella sua lista. Ma non è questo il punto sul quale vogliamo focalizzare la nostra attenzione. In questo momento quello che è accaduto è assai meno importante di quello che sta accadendo.
Alfonso Oliva non è un fine politico, non sa contare fino a dieci, non ha diplomazia, non sa attendere, è un impulsivo e così ha consigliato al suo fidato Massimo Virgilio di rispondere per le rime. E la risposta di Virgilio è stata veemente. Virgilio sostanzialmente dice anche una verità, perché Adele Ferrara dovrebbe comunque essere riconoscente a Oliva perché si diventa Consiglieri non solo per i voti personali ma, soprattutto, per quelli di lista. Come una verità inconfutabile è che Ferrara è stata trattata fin dall’inizio come un’estranea, mai seriamente coinvolta nelle decisioni assunte da Oliva e dal suo gruppo. Questo Virgilio non lo dice. E Adele Ferrara, quando parla di leggerezze di alcuni colleghi di maggioranza che unicamente per la loro ‘longevità amministrativa’ non hanno coinvolto i consiglieri comunali neo eletti, a Oliva sostanzialmente si riferisce.
Oliva ha fatto un grande lavoro di “cucitura” durante la campagna elettorale e certamente è risultato decisivo per la vittoria di Matacena. C’è anche da dire che tutto questo gli è costato molto e che è stato anche coraggioso ad assumere la posizione che ha assunto. Quel ruolo di primo piano che ha occupato nella campagna elettorale ha pensato di trasferirlo nell’attività amministrativa. Senza capire, Oliva, che gli interessi in gioco qui sono diversi e che il suo tentativo di farsi spazio ai danni di un Sindaco neofita e che lascia fare (solo apparentemente) non è ben visto dagli altri gruppi. Da risorsa di questa amministrazione Oliva sta diventando un problema perché non cerca la condivisione, agisce spesso in solitaria e vuole impartire la linea come se fosse il Sindaco. E se Oliva pensa di stare al sicuro per quel patto di ferro fatto con Matacena e la coalizione (Assessore e vice Sindaco per cinque anni) commette un altro errore, perché già c’è chi ambisce ad occupare, a breve, la sua poltrona. Ma di Oliva dobbiamo anche dire che non è l’ultimo arrivato e che negli anni ha maturato un’esperienza politica invidiabile. Già all’indomani della fuoriuscita di Adele Ferrara è così corso ai ripari, cercando una sponda nel consigliere regionale Salvatore Aversano, che ha aderito al Gruppo di Azione nel parlamentino di via Santa Lucia e che ora cerca di costruirsi un solido consenso per provare ad essere rieletto. Con i voti di Oliva – avrà pensato Aversano – faccio un bel passo in avanti, ma sembra che il consigliere comunale Raffaele De Gaetano non abbia gioito all’idea di dover sostenere Oliva in Giunta, anche perché al prossimo giro spetterà a lui entrare nell’esecutivo. E così Oliva potrebbe aver virato su Orlando De Cristofaro, promettendogli il suo appoggio alle regionali che inesorabilmente si avvicinano (si voterà alla fine del 2025). Solo così si spiega il comunicato del Gruppo di De Cristofaro, “Immagina Aversa”, intervenuto a gamba tesa nella vicenda con un’apertura che non lascia adito a dubbi: “Immagina Aversa respinge con fermezza le recenti dichiarazioni della consigliere Adele Ferrara, ribadendo la massima fiducia in tutti gli Assessori”. “Non c’è spirito di maggioranza” – ritornano profetiche le parole di Adele Ferrara. Perché oggi non è il caso di “respingere” le sue dichiarazioni, ma (per il bene della città) sedersi ad un tavolo, ricucire e trovare nuovo slancio per ri-partire. Non si tratta di prendere le parti di uno o dell’altro, ma di capire dove sta il problema e cercare di risolverlo. Non è solo Adele Ferrara ad aver alzato la voce, ci sono anche le insoddisfazioni del gruppo “Aversa Azzurra”, l’alzata di scudi di qualche altro Consigliere comunale (Pietro Giglio): un quadro complessivo non rassicurante per Matacena che, non a caso, ha chiamato tutti ad un serio esame di coscienza. E siamo già certi di quello che dirà: “Ragazzi se non ci sono le condizioni, se permettete, stacco io la spina”.
di Nicola De Chiara
Nella foto: il vice Sindaco Alfonso Oliva ed Adele Ferrara, consigliera comunale “indipendente”