Ora il personale sanitario del Pronto Soccorso del “Moscati” ha paura. L’ennesima aggressione registrata ieri nel presidio di primo intervento di Aversa ai danni di una giovane dottoressa in servizio, che non ha voluto diffondere le proprie generalità, ha gettato tutta l’equipe nello sconforto. A quanto pare la dottoressa, che sul corpo mostra i segni della colluttazione, è stata presa a pugni e schiaffi da una paziente inferocita perché la sua cartella era stata chiusa, dopo che la donna, proveniente da un Comune del napoletano, si sarebbe allontanata dal reparto per fare un’ecografia e sarebbe ritornata solo molto tempo dopo.
E’ solo l’ultimo episodio di una serie sconcertante di attacchi ai danni dei sanitari. Il 6 marzo scorso un uomo proveniente ancora dal napoletano era stato fermato dalla guardia giurata in servizio presso il Pronto Soccorso del “Moscati”, dopo essere andato in escandescenza ed aver colpito diversi sanitari in servizio. Il 6 ottobre del 2023 erano state delle infermiere ad essere aggredite nel Pronto Soccorso normanno. Il 15 giugno del 2022 un infermiere era stato colpito al volto e solo l’intervento tempestivo della guardia giurata aveva evitato il peggio. Nel luglio del 2021 addirittura due episodi. Dopo che una guardia giurata era stata colpita con un cazzotto in pieno volto da un parente di un paziente del pronto soccorso, qualche giorno dopo un energumeno spintonava l’unica guardia giurata di servizio e inveiva contro un infermiere e i medici di servizio, spaccando con un cazzotto il vetro del triage. Alla metà di settembre del 2019 si era registrata ancora un’aggressione ai danni di un infermiere colpito al volto mentre lavorava al computer. Questo solo per rimanere ai casi più gravi e denunciati, ma i soprusi a cui sono sottoposti i medici e gli infermieri del Pronto Soccorso del “Moscati” nella maggior parte dei casi passano sotto silenzio.
Cos’è accaduto ieri? Stando alla ricostruzione dei carabinieri, la donna si è introdotta all’interno della postazione del pronto soccorso inveendo contro la 32enne, medico di turno, scaraventandole addosso il computer e la stampante. Era stata presa in carico da quel medico di turno al pronto soccorso alle ore 17,30 ed era in attesa dell’esito degli esami del sangue prima di essere sottoposta ad esami strumentali. Alle 18.15, chiamata più volte per eseguirli, non è stata reperita all’interno della struttura ospedaliera e per questo la dottoressa, ritenendo che la paziente si fosse allontanata perché non più intenzionata a sottoporsi a tali esami, aveva chiuso la scheda per abbandono. Dopo circa 10 minuti la paziente, ritornata in ospedale e appreso che la sua scheda era stata chiusa, è andata in tutte le furie pretendendo e ottenendo dal medico la prosecuzione degli accertamenti. Alle 20,00 stufa di attendere, è entrata all’interno della postazione medica aggredendo la dottoressa, scaraventandole addosso il monitor del computer e la stampante, per poi allontanarsi assieme a dei parenti con cui era giunta in ospedale. A seguito dell’aggressione subita, la dottoressa ha riportato traumi al torace e contusioni al braccio, giudicati guaribili in 30 giorni. La guardia giurata di turno al pronto soccorso, sentita dai carabinieri della sezione radiomobile della Compagnia di Aversa, giunti in Ospedale a seguito di richiesta al 112, ha confermato la versione dei fatti esposta dalla vittima. La 34enne è stata quindi denunciata per interruzione di pubblico servizio, lesioni personali a personale esercente professione sanitaria e danneggiamento.
Nelle foto, dall’alto il Pronto Soccorso del “Moscati” di Aversa ed i segni dell’aggressione subita dalla dottoressa in servizio