Il 23 ottobre 2024 entrato ufficialmente nella storia della città e della Diocesi di Aversa. La Madonna di Casaluce per la prima volta è uscita fuori dai nostri confini per andare dal Papa. La sacra icona bruna, che da secoli muove la devozione delle due comunità di Aversa e di Casaluce, sostandovi ogni anno rispettivamente quattro ed otto mesi, è stata benedetta da Francesco, al termine dell’udienza generale del mercoledì in piazza San Pietro.
Ad accompagnare i tanti pellegrini, partiti alle quattro di mattina da Aversa e da Casaluce con diversi pullman, c’erano il Vescovo, mons. Angelo Spinillo, il parroco della chiesa dei SS. Filippo e Giacomo di Aversa, don Antonio Fabozzi, il vice parroco, il primo cittadino di Aversa, Francesco Matacena, con diversi Consiglieri comunali (Pietro Giglio, Raffaele Oliva, Massimo Virgilio ed Adele Ferrara), i componenti dei rispettivi Comitati festeggiamenti, con in testa il presidente del Comitato di Aversa, cav. Franco Marino, e il componente Peppe Ferrara ed il presidente ed il vice presidente del Comitato di Casaluce, Salvatore Santagata e Mario Bocchino.
Emozionante è stato il momento in cui la delegazione aversana, con in testa il Vescovo, il parroco ed il Sindaco, ha incontrato Papa Francesco, che ha benedetto la sacra icona ed ha avuto parole di elogio e di incoraggiamento per il popolo aversano. In particolare, quando il Sindaco gli ha consegnato una copia dell’Album Cimarosiano e spiegato che Cimarosa è nativo di Aversa, Francesco ha esclamato “Aversa è una città gioiosa”.
Subito dopo, parte dei pellegrini aversani, guidati da don Antonio Fabozzi, ha partecipato alla messa nel Santuario della Divina Misericordia, la chiesa in cui era solito recarsi a pregare Giovanni Paolo II. La giornata, prima di riprendere la via per Aversa, si è conclusa con il pranzo a “Lo Convento”, storico locale romano in via Ostiense. E proprio al termine del lungo momento conviviale, Parroco e Sindaco hanno voluto prendere la parola per ringraziare tutti i partecipanti. Don Antonio Fabozzi, prima di impartire la benedizione, ci ha tenuto a ringraziare il Vescovo “che è voluto venire con noi, nonostante la partenza fosse prevista alle prime ore del mattino”. Anche il primo cittadino di Aversa, Francesco Matacena, ha ringraziato i presenti, sottolineando lo spirito di collaborazione che deve unire, nel nome della Madonna, le due comunità di Aversa e di Casaluce.
Parole, quelle del primo cittadino di Aversa, che sono servite anche a smorzare la tensione, dopo le polemiche sollevate dal Presidente e dal Vice Presidente del Comitato festeggiamenti casalucese, secondo i quali Casaluce non è stata minimamente coinvolta nell’organizzazione della trasferta romana. Santagata e Bocchino hanno anche contestato a don Antonio Fabozzi di non aver voluto che fossero presenti all’incontro con il Papa, che ha visto la partecipazione di un solo casalucese “riuscito ad infiltrarsi” tra le poche persone che, con il Sindaco e don Antonio, hanno occupato il settore non transennato alle spalle del palco, avendo così la possibilità di incontrare e di dialogare con Francesco. Una versione, per onore di cronaca, totalmente smentita dai componenti del Comitato aversano, secondo i quali la scelta dei presenti all’incontro con il Papa è stata condivisa in pieno con il Comitato casalucese.
In ogni caso, la mancata presenza all’evento del parroco di Casaluce, don Michele Verolla, e del Sindaco, Francesco Luongo, era stata già letta come un segno di disaccordo tra le due chiese. Tra don Verolla e don Fabozzi i rapporti non sono dei migliori: la vera ragione del dissidio tra i due parroci sarebbe legata alla “proprietà” della copia della corona d’oro che veste il quadro della Madonna. Don Antonio Fabozzi avrebbe chiesto a don Verolla la restituzione della corona realizzata dagli aversani, provocando malcontento nel responsabile della chiesa di Casaluce.
La copia della corona della Madonna di Casaluce, in argento placcato oro, fu realizzata nel 1980 assieme alla Corona d’Oro, dopo che la precedente corona d’oro era stata rubata il 24 settembre del 1979 nella chiesa dei Santi Filippo e Giacomo di Aversa. Corona d’oro non più trovata dopo il tremendo terremoto del 23 novembre 1980, che provocò il crollo del vecchio campanile della chiesa Santi Filippo e Giacomo di Aversa, uccidendo il parroco don Pasquale Ciani e altre quattro persone, e poi rinvenuta nella cassaforte delle suore di clausura di Aversa.
In alto, il Papa con gli aversani, il video dell’incontro, l’intervento di Matacena e don Fabozzi. Sotto, foto di gruppo ed i piccoli Manuel e Giovanni con l’icona della madonna bruna