Oramai ci siamo. Esattamente tra due settimane, gli aversani saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo Sindaco e i 24 componenti il Consiglio comunale. Pensando di fare cosa gradita abbiamo rivolto ai quattro contendenti la poltrona di primo cittadino quattro domande. Tre uguali per tutti e una quarta che riguarda direttamente ogni singolo candidato. Di seguito le riportiamo con i candidati a Sindaco in rigoroso ordine alfabetico.
MAURO BALDASCINO
I primi tre temi che affronterà una volta eletto Sindaco.
Una delle nostre priorità ha a che fare con il metodo della partecipazione civica: l’azione politica basata su ascolto, confronto e condivisione dal basso.La nuova Amministrazione progressista, inoltre, dovrà concentrarsi sul contrasto alle varie forme di povertà, Tra queste, ve n’è una in particolare che penso sia insidiosa: la povertà educativa, quella che nega il diritto dei minori ad apprendere, sviluppare capacità e competenze, coltivare le proprie aspirazioni e talenti. Una sfida che deve impegnare tutti: scuole, Comune, famiglie, parrocchie, enti del Terzo settore e altri soggetti del territorio, sviluppando progettualità di ampio respiro, grazie al Patto educativo territoriale “Aversa città educativa”, già sottoscritto, che potrebbe essere sostenuto da risorse dell’Unione europea di cui Aversa è destinataria. Un’altra priorità è quella di migliorare la qualità della vita in città, rendendo Aversa più inclusiva. Una città che si pensa, si progetta e si organizza a misura dei soggetti più vulnerabili è una città che migliora sensibilmente la qualità della vita di tutti i cittadini. Aversa, inoltre, è capofila dell’ambito sovra comunale sociale 06. In tale ambito, vanno definite nuove politiche sociali che siano più vicine ai bisogni dei bambini, degli anziani e delle persone con disabilità.
Come pensa di superare le ataviche divisioni tra le forze di centrosinistra che la sostengono?
Ho accettato la carica di candidato sindaco proprio perché l’intenzione delle forze politiche era costruire una coalizione unitaria inserita in un chiaro perimetro valoriale progressista. Un progetto politico-amministrativo nuovo e tutt’altro che scontato fino a qualche mese fa e che vede insieme tre partiti nazionali (M5S, PD e Centro Democratico) e due liste civiche (La politica che serve ed Aversa Progressista). Questo quadro unitario rende Aversa un piccolo laboratorio politico a livello nazionale, che può solo crescere e rafforzarsi.
Un suo sogno da attuare per Aversa.
Il futuro che mi piace immaginare per Aversa è quello di una città che diventi consapevole del suo ruolo centrale rispetto al territorio che la circonda e ne guidi lo sviluppo. Oggi Aversa è la città di maggiore rilevanza di un’ampia area territoriale, dove ci sono tanti Comuni satelliti contigui. Gli aversani spesso vivono passivamente solo gli svantaggi di questa situazione, come ad esempio la congestione stradale, il traffico intenso, l’inquinamento dell’aria, la movida selvaggia ed i costi e lo stress che ne conseguono per i residenti. Aversa deve diventare capace di essere il Centro di questa “città estesa”.
Texas, Ippodromo e Maddalena secondo Baldascino.
Ho invitato i candidati alla carica di Sindaco a stipulare un patto pubblico con cui, chiunque verrà eletto, si impegni davanti alla città ad evitare che le ultime aree verdi di Aversa siano utilizzate per nuove colate di cemento. L’ex Texas Instruments, l’ippodromo Cirigliano, l’area dell’Ex Convento dei Frati Cappuccini e il complesso dell’ex ospedale psichiatrico Santa Maria Maddalena sono luoghi identitari per Aversa da tutelare e valorizzare come beni comuni. Va scongiurata per essi la realizzazione di edilizia residenziale e centri commerciali in queste ultime zone verdi della città. La contrazione demografica della popolazione in città, che è scesa sotto i 50.000 abitanti, non è compatibile con l’aumento di volumetrie abitative, funzionali solo a speculazioni edilizie. I vani abitativi erano largamente superiori al reale fabbisogno dei residenti, già anni fa. Cruciale in tal senso sarà, quindi, la realizzazione di un PUC che non preveda ulteriore utilizzo di suolo e che abbia una programmazione di opere pubbliche ospitate all’interno della “città consolidata”.
EUGENIA D’ANGELO
I primi tre temi che affronterà una volta eletto sindaco.
Riorganizzazione della struttura amministrativa del Comune, ottimizzazione delle risorse del personale esistente e verifica della reale situazione finanzia-ria. Riapertura immediata delle isole ecologiche, chiusura dei bidoni interra-ti, pulizia di strade, aiuole e parchi in penalità alla TEKRA. Creazione di una società in house per la raccolta dei rifiuti, anche per diminuire la tassa sui rifiuti che è una delle più alte d’Italia a fronte di un servizio pessimo. Stop alle licenze di somministrazione e bevande e creazione di una zona economica speciale per le attività artigianali e commerciali diurne. Mi permetto di aggiungere: l’approvazione del PUC in tempi brevi.
L’obiettivo che si è posta decidendo di effettuare una corsa solitaria?
Offrire una reale e credibile alternativa di governo della Città. Le coalizioni in campo, tutte, si caratterizzano per essere “vecchie” con i soliti nomi, triti e ritriti, che da decenni governano Aversa. Si dividono gli schieramenti, ma esiste tra di loro una reciproca referenzialità che li rende falsamente protagonisti: sono sempre gli stessi, anche se diversamente “mischiati”. A questa legge non sfugge neanche la coalizione di centrosinistra che, in sostanza, è la riproposizione della maggioranza Golia dopo dicembre 2020, di cui la coalizione attuale rivendica la grandezza amministrativa (sic), con qualche pallido e consunto innesto radical chic, tanto da presentare un appello di personalità accompagnate dai titoli e qualifiche: non era sufficiente indicare solo i nomi di cittadini elettori e sostenitori a prescindere da qualche fosse la loro attività? Oppure per alcuni essere di sinistra vuol dire partire dalle “personalità” e dai “titoli” piuttosto che dai cittadini?
Un suo sogno da attuare per Aversa.
Rendere Aversa decorosa, pulita, sicura, vivibile, con un traffico controllato e gestibile, esaltandone la bellezza storica ed architettonica. Una Città di cui andare fieri.
Texas, Ippodromo e Maddalena secondo D’Angelo.
Il programma elettorale de “Il Basilisco prevede” per la TEXAS la creazione del polo delle arti ristrutturando e riqualificando la vecchia fabbrica, con Auditorium, Teatro Comunale, possibile sede distaccata del Conservatorio, con spazi per gallerie e fiere; l’ippodromo dovrà essere la cittadella dello sport di Aversa dove troveranno sede tutte le strutture sportive a sostegno delle realtà sportive locali; il “Leonardo Bianchi” deve diventare la casa delle associazioni e del museo psichiatrico; la Maddalena, con un accordo con I’ASL, ristrutturando gli edifici storici esistenti e preservando gli spazi verdi, abbattendo una parte delle mura perimetrali per aprirla alla città, potrebbe essere un innovativo campus universitario e sede di start up. Anche in questo caso, propedeutica e necessaria è l’approvazione del PUC con la previsione di vincoli specifici per queste aree strategiche
ANTONIO FARINARO
I primi tre temi che affronterà una volta eletto sindaco.
Nel caso in cui la maggioranza degli elettori dovesse scegliermi come Sindaco, mi impegnerei da subito per il ripristino di quel decoro urbano al quale è strettamente legata la vivibilità di una città, per cui cura della pulizia delle strade e del verde pubblico con calendarizzazione degli interventi di manutenzione e di controllo; incentivazione della raccolta differenziata da migliorare percentualmente; messa a regime delle isole ecologiche con la riapertura di quella sita in area Cappuccini e l’entrata in funzione di quelle interrate. In tal senso sarà fondamentale affrontare le criticità presenti con dialogo e risolutezza. Altro tema, sempre legato al decoro urbano riguarda la regolamentazione del fenomeno della movida in modo che una risorsa commerciale non si trasformi, come troppo spesso è accaduto, in una criticità sul piano dell’ ordine pubblico. In tal senso, bisognerà collaudare ed implementare il sistema di videosorveglianza in città. Inoltre, avviare i processi per un ammodernamento del piano traffico con tanto di programmazione e previsione di aree parcheggi e servizio navette, per quanto, al di là della iniziale e fondamentale programmazione, si dovrà attendere l’approvazione del Puc per addivenire poi all’effettiva realizzazione ed esecutività del piano traffico urbano.
Quanto peserà sul risultato finale la divisione che, ancora una volta, si registra nel centrodestra ad Aversa?
Non parlerei di una divisione nel centrodestra, piuttosto di isolate fughe in avanti di pochissimi soggetti, stigmatizzate, inoltre, dai vertici dei loro ormai ex partiti di riferimento e che hanno avuto il pregio di compattare, invece, ulteriormente la coalizione che rappresento, evidenziandone l’omogeneità. Ribadisco un concetto già espresso: contraddizioni e convivenze improponibili, presupposto di future divisioni, non si trovano nella coalizione che rappresento e tanto meno vi si trovano forme di vassallaggio verso pupari di turno, tra l’altro non aversani. Non so se altrove si possa affermare altrettanto.
Un suo sogno da attuare per Aversa.
Vorrei che Aversa prestasse più attenzione ai suoi bambini, ai suoi ragazzi, ai cittadini che verranno e, in tal senso, offrisse più spazi per il loro tempo libero e la loro formazione, come pure per le persone anziane. Più che un sogno, quindi, un percorso che passa attraverso il recupero dei parchi e la valorizzazione sia dei tanti standard urbanistici abbandonati, trasformabili in aree gioco e istruzione per i più piccoli, sia di alcuni degli immobili di proprietà comunale destinabili alla formazione dei ragazzi.
Texas, Ippodromo e Maddalena secondo Farinaro
In merito all’area ex Texas ritengo che il Comune di Aversa debba, oltre che ottemperare al proprio dovere di vigilanza, anche avviare un dialogo coi privati proprietari dell’area affinché la destinazione assunta dall’immobile possa coniugarsi al meglio con le esigenze della città. Il Comune di Aversa dovrà usare tutti gli strumenti giuridici previsti dalla normativa per impedire qualsiasi forma di speculazione edilizia che già tanti danni ha prodotto alla città ed incentivare, invece, interventi che possano, ad esempio, facilitare l’arrivo e la permanenza di turisti, sfruttando a riguardo la vicinanza al sito in questione della stazione della metropolitana. In tal senso, ad esempio la previsione di un polo fieristico potrebbe andare incontro alle esigenze in campo. L’ area che viene comunemente individuata come “area Ippodromo” è sul piano urbanistico più ampia rispetto alla struttura del Cirigliano e si caratterizza per più destinazioni “sportiva”, “zona G” e “verde agricolo”. Per quanto, invece, concerne l’area qualificata come “sportiva per impianti pubblici e privati” è bene che resti tale. Per l’area dell’ex ospedale psichiatrico di proprietà in gran parte dell’Asl, il Comune di Aversa non può che porsi come attentissimo osservatore, pronto ad ogni eventuale e costruttiva attività di interlocuzione e di collaborazione, in particolare in riferimento al previsto progetto di cittadella della salute. Per quanto concerne il Leonardo Bianchi, dovremmo ben valutare come qualificare al meglio la struttura di proprietà comunale. Magari attraverso un confronto preliminare con le Associazioni.
FRANCESCO MATACENA
I primi tre temi che affronterà una volta eletto Sindaco.
Ho tre priorità chiare in mente che mirano da subito a rendere Aversa una città più vivibile, più sicura e pianificata. Penso pertanto ad un intervento straordinario immediato per la pulizia e il decoro della città e del cimitero cittadino. Di concertare con le varie autorità competenti un piano di azioni concrete per la sicurezza del territorio. E di portare a termine l’iter per l’approvazione del Puc, perché è lo strumento programmatico fondamentale per realizzare qualsiasi intervento. Senza il Puc tutte le progettualità restano solo sogni.
Come pensa di mettere d’accordo, una volta Sindaco, tutte le forze eterogenee che la stanno sostenendo?
Sinceramente, credo che la coalizione che ho l’onore di guidare sia la più omogenea tra quelle in campo. E’ composta da donne e uomini, da forze civiche che si richiamano tutte ai valori del moderatismo. Una piattaforma civica, inclusiva e programmatica. Non a caso abbiamo voluto identificare la nostra proposta politico-amministrativa come “Coalizione Civica di Centro”. Per mantenerne la coerenza, abbiamo anche fatto scelte nette rispetto all’ingresso di sigle politiche, la cui partecipazione avrebbe snaturato il carattere civico e centrista della nostra proposta politico amministrativa.
Un suo sogno da attuare per Aversa
Il mio sogno è candidare Aversa a Capitale della Cultura in occasione delle celebrazioni del Millennio della fondazione. Sarebbe il naturale coronamento del sistema di interventi integrato che ho in mente di realizzare per il decoro urbano, i servizi, la cultura e la ricettività turistica.
Texas, ippodromo e Maddalena secondo Matacena.
Per la Texas e l’ippodromo bisogna tener conto che si tratta di aree private. per le quali è economicamente inimmaginabile l’esproprio. Per l’ippodromo il problema è che il movimento ippico nazionale è complessivamente in difficoltà. Personalmente sono per conservare la tradizionale vocazione dell’area. se non proprio per l’ippica, comunque per attività sportive in grado di attrarre anche flussi turistici. Una parte dell’area ex Texas, proprio per la posizione all’ingresso sud della città e la prossimità alla stazione della metropolitana potrebbe essere destinata a parcheggio ed interscambio, che sono tanto necessari per affrontare il problema del traffico e migliorare la sostenibilità urbane Per la Maddalena la mia idea è la realizzazione di un polo di servizi e ricerca in campo medico e dei servizi alla persona, insieme a un centro di documentazione storica sulla “Real Casa dei Matti”. La cura delle malattie mentali è un pezzo di storia che definiscono l’identità di Aversa e che assolutamente non deve essere perso. Nel complesso credo che la nuova Amministrazione anche nelle decisioni politiche di natura urbanistica debba essere capace di aprire una discussione ed un confronto sereno con la città perché ci attendono scelte importanti che indirizzeranno e segneranno il futuro di Aversa.
di Nicola Rosselli