Noi cittadini aversani siamo ormai abituati, talvolta con colpevole rassegnazione, a cose assurde, quasi ai confini della realtà. Ormai non ci disturba ed imbarazza più niente. Chi non ricorda la ridicola pista ciclabile che partiva da piazza Fuori Sant’Anna, e lì stesso dopo meno di cento metri si fermava?
Insomma, una curva e un rettilineo che finivano all’altezza della “curva del Tabaccaio” che non è però quella celebre del percorso di Formula Uno a Montecarlo. La pista ciclabile fu costruita e, poi, dopo una serrata campagna mediatica di commenti negativi, lanciata da queste colonne e sui social, fu demolita. Dopo un vero e proprio “scontro” di vedute” tra il primo cittadino Alfonso Golia, favorevole allo scempio, ed il suo delegato ai Lavori Pubblici, Marco Villano, ben presto tornato sui suoi passi, avendo constatata l’inutilità del lavoro in corso, la pista ciclabile di Fuori Sant’Anna è scomparsa, anche se il ripristino ottimale della viabilità non c’è ancora stato.
La pista ciclabile (sic!) di piazza Fuori Sant’Anna, oltre ad essere inutile aveva anche il difetto di togliere tanti parcheggi creando disagi e danni ai commercianti ed agli avventori della zona ed altri parcheggi (quei pochi che ci sono, in realtà) avrebbe tolto alla zona se fosse proseguita su via Costantinopoli. Adesso, invece, è il turno della pista “ri”ciclabile! E sì, in diverse zone di Aversa, forse per risparmiare i costi dei cordoli costruiti e poi demoliti come in piazza Fuori Sant’Anna, si è pensato di “dipingerla” sui marciapiedi. Come nel caso di via Vito Di Iasi, nelle adiacenze di quello che fu il Teatro Metropolitan. Un lungo serpentone rosso delimitato dai contorni bianchi dipinto su quelli che fino a qualche settimana fa erano ampi marciapiedi. C’è pure l’attraversamento con un grande semaforo, al momento in parte coperto da alberi e dalle auto in sosta.
Speriamo che se un giorno su quella pista “ri”ciclata ci pedalino davvero dei ciclisti, gli stessi non vengano investiti, oppure visto l’alto traffico di pedoni su quei marciapiedi, non avvengano incidenti con qualche novello Gino Banali. E parafrasando il popolare ancorman Stefano De Martino “ad Aversa tutto è possibile”. Anche che, con un po’ di vernice senza tener alcun conto del manto e della percorribilità del percorso, dal nulla si crei qualcosa di somigliante ad una pista ciclabile. Cosa ne pensano gli aspiranti Sindaco di Aversa di questa nuova invenzione?
Su quel marciapiede di via Di Iasi ci sono anche i percorsi per i non vedenti, voluti dall’Amministrazione Sagliocco ai tempi della ristrutturazione della strada. E’ giusto per loro creare un percorso ciclopedonale su quel marciapiede in via Di Iasi, mettendo assieme pedoni non vedenti e ciclisti?
di Giuseppe Lettieri